Roma
Ostia, un mare di guai per la Raggi: la “app” Seapass un flop. Insorge la Lega
Il consigliere comunale leghista, Davide Bordoni: “Sulle spiagge del litorale è il caos, la gestione dell’ordine pubblico è stata fatta solo a parole”
Estate 2020 a Ostia, un mare di guai per Virginia Raggi: la tanto decantata app Seapass, che alla fine tutto era tranne che una applicazione, è stata un flop tra disservizi e numeri inesatti e la Lega infila il dito nella piaga mettendo spalle al muro l'Amministrazione M5S.
“Un mare di guai per l’App Seapass (che App non lo è mai stata) arenata tra disservizi, inesattezze e ridottissime funzionalità – scrive in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier, Davide Bordoni –. Diffidiamo la Raggi a dare urgenti risposte. Mentre nella Capitale per il distanziamento sociale è stato fatto poco e niente, a Ostia ci si è largamente 'spesi' con misure di contenimento di fatto risultate poi inefficaci. I vigili non intervengono, le paline sono scomparse e le passerelle colorate degli arenili non corrispondo a quelle evidenziate nel sito web. In previsione di tutto ciò, a inizio giugno, avevamo rivolto un’interrogazione alla sindaca per saperne di più sul contratto stipulato dal Comune con la Srl privata che ha registrato il sito, sui costi sostenuti dall'Amministrazione e le procedure con cui sono stati individuati gli addetti sugli arenili che effettuano l’attività di controllo accessi e l'aggiornamento dei dati del sito”.
“Siamo fuori tempo massimo, i termini sono in scadenza, le risposte della sindaca tardano ad arrivare e siamo pronti a diffidarla. Sulle spiagge del litorale, dove la gestione dell’ordine pubblico è stata fatta solo a parole, è il caos. Se la situazione non cambia, ci rivolgeremo al Prefetto”, ha concluso Bordoni.