Roma
Pacco bomba al Viminale, l'ordigno trovato ad ottobre: poteva fare una strage
Il pacco bomba firmato “Nemici dello Stato”: l'ordigno disinnescato dagli artificieri all’ufficio di smistamento delle Poste all’Ostiense
Un pacco bomba, potenzialmente mortale, indirizzato al ministero dell’Interno. L’ordigno è stato disinnescato dagli artificieri della polizia all’ufficio di smistamento delle Poste all’Ostiense. Mittente del congegno mortale un sedicente movimento che si è firmato “Nemici dello Stato”.
Qualora il pacco fosse esploso, sostengono gli investigatori dell’antiterrorismo e gli artificieri, avrebbe potuto uccidere. Dentro la busta che avvolgeva l’ordigno c’erano alcuni ritagli di quotidiani che inneggiavano al ritorno di Matteo Salvini al Viminale.
Il pacco bomba, confezionato da mani molto esperte, era stato assemblato in due parti: la prima con dentro il detonatore, le batterie e l’innesco; la seconda, invece, era una scatola metallica grigia, simile a un hard disk portatile, contenente materiale esplodente.
La scoperta è stata fatta alla fine di ottobre da un addetto allo smistamento della corrispondenza istituzionale alla sede delle poste centrali. L’esperto, durante la scansione ai raggi X del contenuto dei pacchi e delle lettere, ha notato una piccola macchia nera dalle forme anomale che era presente sulla radiografia. Il peggio è stato evitato con l’intervento degli agenti dell’antisabotaggio, abili nel disinnescare bombe e ordigni anche tecnologicamente avanzati.
Già nel 2017, nello stesso ufficio postale, venne fatta brillare dagli artificieri un’altra bomba artigianale che era stata piazzata nei pressi della struttura.
La notizia è stat riportata oggi dal sito del quotidiano “Leggo”.