Palazzo Nardini vincolato. La Soprintendenza di Roma “beffa” Invimit
Approvata la riformulazione del vincolo, avviata il aprile scorso
Arriva il vincolo per interesse storico relativo a Palazzo Nardini. La Soprintendenza Speciale di Roma annuncia la riformulazione: Invimit "beffata".
Per l'azienda di proprietà del Ministero dell'Economia, cui la Regione Lazio aveva assegnato lo storico edificio per la sua vendita, arriva infatti un secondo "no" dopo quello del Tar, che aveva respinto la richiesta di sospensione del invocolo. "La Commissione Regionale per la Tutela del Patrimonio Culturale del Lazio ha approvato la riformulazione del vincolo su Palazzo Nardini, avviata dalla Soprintendenza Speciale di Roma il 10 aprile scorso, ai sensi dell’articolo 10, comma 3, della Legge 42 del 2004, o Codice dei Beni Culturali- si legge in un nota della Soprintendeza Speciale di Roma del MiBact - Palazzo Nardini, attualmente nel patrimonio della società pubblica Invimit era già vincolato per il suo valore architettonico e storico artistico. Il nuovo provvedimento riconosce all’intero complesso anche il particolare interesse storico per il suo riferimento alle vicende politiche, della cultura, nonché di testimonianza dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive e religiose del nostro Paese. A fronte delle osservazioni contrarie della società Invimit, la Commissione ha ritenuto valide le motivazioni della Soprintendenza, esprimendosi all’unanimità per la riformulazione di vincolo che sancisce, tra l’altro, l’inalienabilità di Palazzo Nardini".