Roma

Panico sul bus, senza mascherina aggredisce l'autista a pugni: denunciata

L'autista ha chiesto ad una donna di indossare la mascherina: la 27enne ha reagito infrangendo il vetro in plexiglass e danneggiando il volante

Danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Con questa accusa una nigeriana di 27 anni è stata denunciata dai poliziotti del commissariato Casilino. La donna lunedì pomeriggio si trovava a bordo di un bus che transitava in via Mario Cora: non aveva la mascherina ed è andata su tutte le furie quando l'autista l'ha più volte invitata a indossarla.

La nigeriana a quel punto si è scagliata contro l'autista e, a suon di pugni, ha infranto il vetro in plexiglass e danneggiato il volante. Una reazione che le è costata una denuncia a piede libero.

“Questo episodio, che si aggiunge ad una lunga catena di tristi eventi, resi ancor più gravi questa settimana per la morte che ha colpito un collega in Francia, picchiato per aver richiesto il rispetto dei dispositivi di sicurezza sul mezzo, rende sempre più necessario ed urgente un intervento a tutela degli operatori di esercizio. Non possiamo accettare, infatti, che il rispetto delle norme di sicurezza sia completamente delegato ad un lavoratore che già di per sé si dedica alla garanzia della guida, con la maggiore attenzione possibile e con enormi responsabilità”, scrivono in una nota congiunta i Segretari Regionali Tpl di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fna.

“Non possiamo permettere – proseguono – che chi guida continui ad essere anche l’unico e solo referente e garante delle leggi: anche nei periodi di totale lockdown gli operatori di esercizio sono sempre rimasti in prima linea garantendo il servizio essenziale, anche a discapito della propria sicurezza, ora c’è bisogno di un sistema che ne tuteli la persona e la professionalità: per questo chiediamo pene esemplari per chi viola la legge in termini di sicurezza nella fruizione del trasporto pubblico e soprattutto rivolgiamo alle Istituzioni un appello perché venga a crearsi un sistema di responsabilità che non ricada sull’autista, sempre più solo davanti alla violenza ed all’illegalità”.