Roma

Paolini, il disturbatore tv, alla sbarra. Prostituzione minorile, un libro e un film

Alle ore 10.00, è entrato nel vivo il processo che vede Gabriele Paolini, il “Disturbatore Tv”, per eccellenza, dal 2002 inserito all’interno del “Guinness dei Primati”, per via dei suoi 35.000 ‘sabotaggi catodici. Dovrà, difendersi dalle impegnative accuse, di  “induzione alla prostituzione minorile”. Presso l’Aula “Quinta Sezione Collegiale” (Palazzina A) del Tribunale di Roma, a Piazzale Clodio, verranno ascoltati i primi otto testimoni citati dal piemme Claudia Terracina. Tra i testimoni attesi in aula ci saranno i Carabinieri che hanno arrestato Paolini, in Viale Trastevere, a Roma, il 10 novembre 2013, il tecnico della Polizia Postale che ha visionato le due macchine fotografiche, i due cellulari ed il computer del “terrore dei giornalisti tv”, Roberto Mainetti, Presidente di “PhotoSi’” (laboratorio fotografico di Riccione), che ha segnalato ai Carabinieri di Riccione, le fotografie ‘intime’ di Paolini e Jessica Zinfollino, la titolare del laboratorio fotografico “Promo Digital Print” di Roma (Via Nomentana 865/C), dove Paolini consegnò, a metà ottobre del 2013, la chiavetta con al suo interno le famose fotografie compromettenti.
A renderlo noto sono i Legali di Paolini, gli avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller. Ad accompagnare in aula Paolini ci saranno anche i suoi genitori, il generale in pensione dell’Esercito, Gaetano Paolini e la cantante lirica, Bice Bochicchio. La Signora Bice Bochicchio è l'unica della famiglia che parla: "Il mio più grande augurio è che la Giustizia possa far chiarezza attorno ad una vicenda che è stata volutamente ‘manipolata’ dai media. Gabriele è una persona molto scomoda, che ha dato fastidio ai “piani alti”, per oltre 18 anni. Mio figlio, sin dal giorno del suo arresto, si è immediatamente responsabilizzato, urlando tutto il suo amore, nei confronti di Daniel, il giovane ragazzo di cui si è innamorato nella famosa estate del 2013. Ancora oggi, a distanza di più di un anno e cinque mesi dal suo arrestosono ancora vivi i bei ricordi ed i momenti indimenticabili passati insieme a Daniel, che tengono in vita mio figlio. Da madre posso solo dire che se Gabriele ha sbagliato in qualche cosa è giusto che paghi; ma è altrettanto doveroso riportare i fattti come sono realmente accaduti. Daniel ha sempre confermato agli inquirenti, sin dal primo interrogatorio, l’amore che nutriva nei confronti di mio figlio. In questo periodo difficile e doloroso Gabriele si è dedicato alla stesura di una sua corposa biografia, a firma della scrittrice e giornalista Marirosa Barbieri. Il libro, che verrà pubblicato all’inizio del 2016, e’ edito da uno dei piu’ grossi editori italiani. Sono lieta di annunciare anche che dal libro verra’ realizzata una sceneggiatura e da, quest’ultima, verra’ prodotto, nel 2017, un ‘film-documentario’ (lungometraggio) su Gabriele".