Roma

Papa Francesco invita i clochard al circo. Enpa: “Lì gli animali soffrono”

L'iniziativa del Pontefice fa storcere il naso agli animalisti

Papa Francesco invita clochard, detenuti e profughi sotto lo chapiteau del circo per un pomeriggio di divertimento, ma l'Enpa attacca il pontefice: “Gli animali vengono maltrattati e costretti ad esibirsi”.

 

Giovedì 12 gennaio, 2.100 poveri e svantaggiati potranno assistere allo spettacolo regalato da Bergoglio. Un'iniziativa dell'Elemosineria Apostolica che consentirà ai più bisognosi di svagarsi per un pomeriggio, dimenticando le difficoltà della vita. É il circo Medrano di Saxa Rubra ad ospitare l'importante evento lanciato dal Pontefice.

Francesco mesi fa aveva ospitato la compagnia durante una delle udienze generali che si svolgono di mercoledì in piazza San Pietro. Lì il circo aveva dato una piccola dimostrazione del proprio spettacolo davanti alla folla di pellegrini e al pontefice stesso. Bergoglio ne aveva approfittato per rimarcare l'importante ruolo dell'arte dello spettacolo che “crea bellezza”.

C'è chi però ne ha approfittato per creare polemica: “Ella ci insegna con il Suo alto Magistero che la perfezione non è di questo mondo e che ogni essere umano deve tendere al miglioramento dei propri comportamenti e del proprio spirito – scrive l'Enpa - Ci chiediamo, con stupore, Santità come questo Suo Magistero possa coniugarsi con la costante, ripetuta e mai superata disattenzione che la Cattedra di Pietro riserva agli animali. Ne è testimonianza nel tempo l'attenzione dedicata ai circensi pure essendo note le condizioni di disagio, dovute alla innaturale condizione di detenzione e allo sfruttamento, quando non al maltrattamento - e comunque diseducative - in cui gli animali vengono costretti ad esibirsi”.

La presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, ricorda a Bergoglio che San Francesco era molto vicino agli animali: “La stragrande maggioranza delle persone e dei fedeli ritengono che l'amore per gli animali non debba essere sacrificato all'amore per il prossimo, ma al contrario faccia parte di un armonioso sentire, come oltre sette secoli fa insegnava al mondo il Santo di cui Ella ha scelto di portare il nome”.
Attraverso il comunicato, l'Ente Nazionale Protezione Animali lancia un appello al Papa affinché si mostri vicino alla causa animalista: “Ella rappresenta per il mondo un riferimento di sensibilità ecumenica che non può non comprendere tutte le creature che con noi abitano la terra. Abbia anche per queste creature la pietas che Francesco propose al mondo in tempi ben più bui di quelli attuali”.