Roma

Papa Francesco lancia la riffa. Il ricavo a barboni e profughi

Dodici premi di valore e altri trenta di consolazione per chi vincerà la lotteria di beneficenza voluta da Papa Francesco. E il ricavato sarà devoluto a favore dei profughi e dei senza tetto. Torna anche per questo Natale la lotteria per le opere di carità del Santo Padre. L’iniziativa promossa dal Governatorato della Città del Vaticano si concluderà il 2 febbraio 2016 con l’estrazione dei biglietti vincenti alla presenza di un’apposita Commissione che ne garantirà la correttezza. Si tratta della terza lotteria dopo quella di Natale dello scorso anno e della Solennità dei Santi Pietro e Paolo, il cui ricavato è stato donato all’Elemosineria Apostolica".
“In un Natale di crisi, non solo economica ma soprattutto del cuore e dello spirito – spiega monsignor Diego Ravelli, capo ufficio dell’Elemosineria Apostolica - questa iniziativa diventa un’occasione propizia per scambiarsi un dono simbolico, ma insieme reale, di solidarietà”.
Come per le altre edizioni, anche questa volta il Papa ha messo a disposizione alcuni premi; in tutto sono 12 di un certo valore (tra cui una Fca Lancia Nuova Ypsilon e un orologio Rolex) più circa trenta premi “di consolazione”. Invariato il costo dei biglietti: 10 euro. I biglietti sono in vendita in Vaticano presso la Farmacia, le Poste, gli Spacci Annonari, il Magazzino “Stazione”, i punti vendita dell’Ufficio filatelico e numismatico e i “Bookshop” dei Musei Vaticani.
“Acquistare o donare un biglietto – afferma monignor Ravelli – è un gesto piccolo ma concreto per far circolare e condividere l’amore ricevuto. Alla possibilità di vincere un premio, che è un dono del Papa, a sua volta ricevuto e ridonato, si unisce la certezza di un premio più prezioso e sicuramente vinto: la gioia di aver condiviso un po’ d’amore”.
Lo scorso anno, Papa Francesco ha espresso gratitudine per la partecipazione e la generosità di tanta gente. Per quest’anno, informa il Governatorato, “ha espresso il desiderio che il ricavato dalla generosità dei partecipanti vada in favore dei profughi e dei senzatetto. Tutti conoscono l’attenzione che il Papa riserva a queste persone in difficoltà; il contesto dell’Anno giubilare e della festa del Santo Natale – che sempre raccoglie e avvicina le famiglie per vivere in comunione i giorni di festa – possono essere occasione propizia per scambiarsi un dono simbolico che porta con sé un gesto fattivo di solidarietà e condivisione”.