Roma
Paralisi metrò, città nel caos. Linee A e B ferme, trionfa l'Usb
A piedi o in coda. A nulla è valsa la mediazione del Prefetto di Roma e dell'assessore alla Mobilità Esposito per evitare l'ennesimo venerdì nero della Capitale. Se Faisa-Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Sul e Uil Trasporti hanno adottato la linea del rinvio, i duri dell'Usb mettono la città in ginocchio.
Alle 9 del mattino, l'Agenzia per la Mobilità e l'Atac emettono il bollettino di guerra: metro A chiusa, metro B chiusa, Roma-Lido chiusa, Termini-Centocelle con corse ridotte; idem sulla Roma Viterbo. Dalla Caporetto dei trasporti si salva solo la metro C e questo perché per farla funzionare è sufficiente il personale della sala operativa. Zero macchinisti significa zero sciopero.
Su bus e tram, comprse le linee periferiche di Roma Tpl, la previsione è di forti disagi ma il bilancio si avrà solo al momento del rientro delle vetture nei depositi.
Per i sindacati "tradizionali" è l'ennesimo schiaffo. Il blocco del 2 ottobre ridisegna la mappa dela rappresentanza ed è uno schiaffone alle politiche del Campidoglio in materia di trasporti. Questo è il bilancio dei trasporti al quale si aggiungono i disagi in piazza Indipendenza e nelle zone limitrofe per il corteo degli studenti. Giornata da dimenticare.