Roma
Disabili, caos parcheggi. Vigili: “Niente multe ai furbetti”. Il Comune dimentica i cartelli
di Alberto Berlini
Il 15 settembre 2015 è scaduto il tempo concesso dall'Europa per adeguare la normativa italiana che assegna ai disabili alcune facilitazioni nel muoversi con la propria autovettura, non da ultimo quello di poter avere a disposizione un posteggio adeguato al proprio handicap. Un diritto che però a Roma non sembra valere, colpa dell'amministrazione.
Se infatti è vero che l'agenzia della Mobilità a terminato per tempo la sostituzione dei vecchi talloncini arancioni con i nuovi contrassegni per i disabili con formato europeo, diventando anzi case study per le altre città della Ue, la stessa celerità non è stata applicata all'adeguamento degli posteggi. Con una conseguenza: ora le persone con disabilità rischiano di restare senza il posto a loro riservato dovendo augurarsi nella civiltà dei concittadini, dote che, si sa, non eccelle tra gli abitanti della Città Eterna.
A sollevare il problema è il sindacato dei vigili urbani che denuncia come gli agenti della Polizia Municipale abbiano le armi spuntate contro i furbetti che approfittano senza diritto degli stalli riservati ai portatori di handicap: “Segnaletiche e strisce non sono quasi mai a norma, fare le multe ai furbetti è impossibile”.
La denuncia del Sulpl evidenzia come sia vano l'intervento dei Vigili che elevando contravvenzioni in assenza di un adeguamento alle norme europee rendendo scontata la vittoria di tutte le contestazioni. “i Comuni hanno avuto tre anni a partire dal 15 settembre 2012, per adeguare la segnaletica stradale orizzontale e verticale, inerente le aree di sosta riservate ai veicoli al servizio delle persone invalide. Siamo così giunti a ben oltre il 15 settembre 2015, tre anni dopo e ora Roma, capitale d’Italia, città dell’accoglienza e città del Giubileo, si appresta ad accogliere milioni di pellegrini e visitatori e tra essi anche portatori di handicap i quali, stando alla normativa nazionale ed alla raccomandazione dell’UE che l’ha originata, dovrebbero poter riconoscere i posti di sosta a loro riservati senza possibilità di equivoco alcuno. Eppure, nonostante il più che congruo lasso di tempo a disposizione per l’adeguamento, della segnaletica, nonostante le segnalazioni degli appartenenti al Corpo della Polizia Locale di Roma che già paventavano il problema, Roma non ha la segnaletica a norma di Legge e per accorgersene, basta fare un giro per le strade dei nostri quartieri”.
Il Comando del Corpo aveva evidenziato già ad agosto il problema al Dipartimento Mobilità e Trasporti ma ancora numerosissimi sono gli adeguamenti da fare.
“Il problema è che nessuno conosce con precisione quanti e dove siano gli stalli – confidano dal Sulpl ad Affaritaliani.it - la stessa riorganizzazione del Corpo voluta dalla Giunta Marino e la rotazione ha fatto venire meno il presidio del territorio e vengono adeguati gli stalli solo ogni qualvolta avvengono dei lavori di rifacimento del manto stradale. E da qui il ritardo”. E a ben vedere in molti casi vengono rifatte e adeguate solo le strisce sull'asfalto, mentre i cartelli rimangono non a norma, vanificando l'intervento.
Questo significa che gli agenti polizia stradale per poter tutelare il giusto diritto di un diversamente abile, devono poter disporre degli strumenti normativi e, nel caso specifico, di una segnaletica conforme a quanto previsto dal regolamento al fine di non incorrere in violazioni di Legge.
Il regolamento del codice della strada, prevede che quella da utilizzare sia quella riportata in foto.
Per verificate se i posti invalidi a Roma sono uguali a questi e quindi a norma basta una passeggiata. Quanto poi ai Comuni “ritardatari” i quali dopo tre anni di tempo trascorsi nel paese delle meraviglie chiedevano “toppe normative” poiché non si erano ancora adeguati, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si stupiva come solo a distanza di un mese di tempo dall’entrata in vigore della normativa ci si ponesse il problema, raccomandando tuttavia di adeguare tempestivamente la segnaletica. Per ora i furbetti possono farla franca, ancora una volta.