Parentopoli sanità ad Ostia. La Regione pronta a costituirsi parte civile
Regione Lazio ed Asl pronti a costituirsi parte civile in seguito alle accuse di truffa
Visite gratis per amici e parenti, indagati per truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale 30 dipendenti dell'ospedale Grassi di Ostia.
L'ombra di agevolazioni illecite dietro analisi e visite specialistiche erogate gratuitamente, il "caso Grassi" esplode in seguito ad alcune segnalazioni anonime giunte alla Asl Roma 3, verificate e segnalate alle autorità giudiziarie. Sulla vicenda la Regione Lazo ha dichiarato di aver già richiesto una relazione alla direzione della Asl per chiarire i fatti, dicendosi, attraverso una nota, pronta insieme alla stessa a costituirsi parte civile.
Il caso sembra comunque destinato ad arrivare alla Pisana, con Massimiliano Maselli, capogruppo alla Regione Lazio di "Noi con l'Italia", che invoca un'audizione urgente: “Ho richiesto al presidente Giuseppe Simeone di convocare la Commissione Sanità per un’audizione urgente con il management della Asl Roma 3 in merito alla notizia riportata in data odierna dal Corriere della Sera - annuncia Maselli in una nota - relativa ad un’inchiesta sull’ospedale Grassi di Ostia e che vedrebbe indagati 30 tra medici, infermieri e impiegati per essersi introdotti nel sistema informatico e far così risultare esenti dal ticket amici e parenti. È necessario che sulla vicenda, assai grave e delicata, e che vedrebbe arrecare un ingente danno al servizio sanitario nazionale, vengano dati da parte dei responsabili della Asl Roma 3 i necessari e opportuni chiarimenti".
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