Roma
Partecipate, rivoluzione M5S: da 31 a 11. “Verranno risparmiati subito 90 mln”
Colomban: “Strade coi buchi? Non ci sono risorse. Se le ripariamo siamo miracolati”
Roma si prepara a razionalizzare le partecipate come richiesto dalla legge Madia e lo fa con enormi tagli. Da 31, le società di cui il Campidoglio detiene una partecipazione, tra diretta e indiretta, diventano 11. Il risparmio annunciato dal sindaco Raggi è di 90 milioni nell'immediato e di ulteriori centinaia di milioni in 2-3 anni.
Una trasformazione radicale che il M5S dichiara di avere in mente dall'inizio del mandato, prima che il decreto Madia piombasse dall'alto con un'imposizione. “Dicevamo che sarebbe stato importante riorganizzare la galassia delle partecipate che sono state una sorta di bancomat della politica, hanno drenato tantissime risorse e pesano sul bilancio del comune 1,6 miliardi, erogando servizi non all'altezza di una Capitale”, ha sottolineato Virginia Raggi durante la presentazione della proposta pentastellata che dovrà passare in assemblea capitolina prima di diventare realtà.
Quello che propone, con l'appoggio dell'assessore alla Riorganizzazione delle Partecipate, istituito per rispondere a questo gravoso compito, è un taglio di “poltrone inutili e rami secchi per avere performance di livello”, per far funzionare le aziende pubbliche altrettanto bene di quelle private e cessare l'erogazione di privilegi.
Il Piano va a incidere prevedendo 18 operazioni tra cessioni e liquidazioni, che riducono il numero delle società da 31 a 11 (10 di primo livello e 1 di secondo livello), con benefici in termini di semplificazione dell'assetto e riduzione di costi e oneri di sistema: gli introiti dalle cessioni sono stimati in 80 milioni di euro una tantum. A questi si aggiungono 10 milioni di euro l’anno di risparmi derivanti dalla dismissione delle partecipazioni in perdita (oltre 9 milioni l’anno) e dalla liberazione di risorse del Comune attualmente impiegate per il controllo delle società dismesse (circa 900 mila euro l’anno).
“Roma città difficile” si legge nelle slide pubblicate da Massimo Colomban, in perfetto stile grillino, su Facebook ad aprile. E lo ribadisce anche in sede di presentazione della proposta M5S: “Roma ha metà risorse di Milano ma è 7 volte più estesa - sottolinea facendo notare come anche la qualità dei servizi non possa che calare – I buchi sulle strade per esempio. Se ce la facciamo a tapparli tutti siamo dei miracolati”.
L'assessore mira a una razionalizzazione delle aziende in ottica meritocratica, ma spiega che il rilancio della premialità prevede regole che al momento non ci sono e che vanno impostate.
La razionalizzazione delle partecipate, precisa Raggi, non verrà compiuta come prevedeva la delibera della giunta Marino, che secondo i 5 stelle era stata scritta frettolosamente e ponendosi soltanto obiettivi economici.
“Noi abbiamo fatto un lavoro molto diverso. Non si tratta di un'attività fatta con un mero intento di trovare e risparmiare soldi. Non dobbiamo risparmiare soldi sulla pelle dei cittadini, altrimenti vale tutto. La spending review va fatta efficientando i servizi. Il fatto che ci siano società partecipate non vuol dire che i servizi vanno tralasciati - spiega Raggi in risposta a una domanda dei giornalisti - Roma Capitale dev'essere responsabile dei servizi erogati”. A chi le chiede se il Comune abbia ancora intenzione di cedere le quote di Acea, Raggi risponde lapidaria che questo non è mai stato il piano della sua Giunta.
Un lavoro lungo e complesso: non lo nasconde l'assessore Colomban che precisa che anche se la prima fase è stata ultimata ci vorranno almeno 5 anni perché la macchina funzioni a pieno ritmo.
Nello specifico si parla della cessione di: Aeroporti di Roma Spa, Centrale del Latte di Roma Spa, Investimenti Spa, Alta Roma, Multiservizi Spa, Ama (si prevede la cessione delle partecipazioni detenute dall’azienda capitolina dei rifiuti in altre quattro società: Ep Sistemi Spa 40%, Consel Scarl 0,1%, Polo Tecnico Industriale Romano Spa 0,07%, Acea 0,02%). La partecipazione totalitaria in Roma Metropolitane verrà invece mantenuta fino al completamento dei lavori sulla Metro C.
E’ previsto il completamento della liquidazione di quattro partecipazioni di Roma Capitale: Agenzia Roma Energia (100%), Roma Patrimonio Srl (100%), Azienda speciale ACCLR (100%), ATLazio Spa, Agenzia regionale per la promozione turistica del Lazio (19%).
Liquidazione anche per le partecipazioni detenute da Ama in quattro società: Servizi Ambientali Srl (87,5%), Ecomed Srl (50%), Marco Polo Srl (34,23%), Cisterna Ambiente Spa (29%). Mentre tra le aziende già liquidate sono indicate: Servizi Azionista Roma Srl (100%) e Centro Ingrosso Fiori Spa (9%).