Roma
Pd contro M5S, scoppia la guerra sul bilancio di Roma: la rottura è totale
Il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale Pelonzi una furia contra la Giunta Raggi: “Fa danni inenarrabili. Zero risposte in tre anni e mezzo”
Partito Democratico contro Movimento 5 Stelle; se al Governo l'alleanza arranca ma resta ancora in piedi, in Comune di Roma la storia d'amore – mai realmente sbocciata – è ai minimi storici. Scoppia la guerra giallorossa sul bilancio, la rottura è totale e ufficiale: la furia del gruppo Pd e della liste civiche si abbatte sulla Giunta Raggi.
E così, nel bel mezzo della maratona d'aula per l'approvazione del bilancio di previsione 2020-2022, una vera e propria corsa contro il tempo iniziata mercoledì e che dovrebbe terminare venerdì, si consuma l'ultimo ed irreparabile strappo in quel del Comune di Roma tra gli amici-nemici Pd e M5S. Ad ufficializzare la fine di un amore mai realmente nato in Campidoglio è stato il Partito Democratico che, insieme alla lista civica Roma torna Roma, ha sciorinato l'elenco di tutti gli “orrori” della Giunta Raggi durante una conferenza stampa a Palazzo Senatorio.
“I rifiuti e i trasporti, l'emergenza abitativa, le scuole, la cura del verde e del decoro urbano, la manutenzione dei cimiteri, le grandi opere e le infrastrutture: la giunta guidata dalla sindaca Virginia Raggi non ha dato risposte in questi oltre tre anni su nessuno di questi temi e non le darà nel prossimo anno e mezzo perché il bilancio di previsione 2020-2022 non scioglie i tanti nodi della Capitale”, ha spiegato furioso il capogruppo Pd Giulio Pelonzi.
Per Pelonzi “questa giunta su Roma oltre a fare danni inenarrabili non lascerà nulla di buono alla città perché l'ultimo bilancio utile per Raggi prima delle prossime elezioni amministrative, è a saldo zero per quanto riguarda opere pubbliche, infrastrutture previste e riassetto delle municipalizzate”. Inoltre per il capogruppo Pd l'amministrazione Raggi ha sbagliato anche in ambito di affrancazioni e condoni per che la questione non andava risolta “dando fondi ai municipi, destinati all'ultimo minuto, con il criterio di spesa o resa”.
Per questo motivo il gruppo capitolino del Pd ha presentato 500 ordini del giorno, elaborati dopo un confronto con le associazioni di categoria e dei territori, per correggere la manovra di bilancio. “Gli odg guardano – ha continuato Pelonzi – anche all'emergenza abitativa perché bisogna dare una risposta alle 12mila persone in lista d'attesa. Si devono fermare gli sgomberi e dare assistenza anche a chi rischia di essere sgomberato perché i problemi non si risolvono con i manganelli”.
La consigliera della lista civica Roma torna Roma, Svetlana Celli ha aggiunto “che ci sono capitali europee che stanno rilanciando grandi opere di urbanizzazione, mentre qui non si riesce a riparare le caldaie nelle case popolari: la maggioranza non sa gestire l'ordinario, figuriamoci le grandi opere. Noi però vogliamo guardare avanti e abbiamo pensato a una grande iniziativa, Destinazione Roma, che è partita il 9 dicembre mettendo insieme molte realtà, associazioni e categorie. Li abbiamo ascoltati e da gennaio saremo presenti sul territorio per presentare le cose buone fatte ed essere nuovamente presenti anche dove non c'eravamo per arginare le mancanze. Non vogliamo urlare dai palchi, ma lavorare costantemente tutti i giorni nei territori a testa bassa e con umiltà: questo è l'obiettivo del centrosinistra a Roma”.
In conclusione il capogruppo Pelonzi ha ironicamente fatto i complimenti all'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti perché capace di “tenere in pareggio un bilancio nonostante circa 360 milioni di euro di possibili danni erariali su affrancazioni, punti verde qualità e piani di zona. Questo bilancio è la pietra tombale di questa amministrazione a danno della città”.