Pd-M5S: alla Regione Lazio il flirt Lombardi-Zingaretti diventa amore sanità
Liste d'attesa sanità: dal feeeling all'inciucio: il compromesso storico Pd-M5S nel Lazio è realtà
di Massimiliano Martinelli
Regione Lazio, il consigliere grillino Davide Barillari getta la maschera e rivela il feeling tra gli uomini di Roberta Lombardi e Nicola Zingaretti. Insorge il centrodestra, Parisi e Aurigemma guidano la rivolta.
A tradire l'intesa politica tra il due volte Governatore e la capogruppo M5S, nata dopo il risultato delle elezioni del 4 marzo scorso e consolidatasi nel tempo, alcune dichiarazioni di Barillari sulla proposta di legge, firmata Movimento Cinque Stelle, relativa al governo delle Liste d'attesa della Sanità. Oggetto delle polemiche un parere tecnico preliminare negativo non sul contenuto del testo, bensì sull'iter da seguire. Come spiegato dagli uffici della Pisana, un'eventuale approvazione della legge sarebbe difatti molto probabilmente impugnata dal Governo per incostituzionalità causa il conflitto rispetto alla figura del commissario ad acta, che in caso di via libera da parte dell'Aula sarebbe “scavalcata” nelle sue prerogative.
E proprio nel botta e risposta a distanza con gli amici-rivali del centrosinistra, il consigliere grillino si lascia sfuggire come ci sia un filo diretto non solo con il Ministero della Salute, ma anche con il Governatore della Regione Lazio, suggerendo come esista un rapporto stretto e di collaborazione con la coalizione di Zingaretti, decisamente poco gradito dall'opposizione di centrodestra: "C'è stato un confronto col ministero che ci ha detto di proseguire, perché loro stanno raccogliendo dei dati per fare qualcosa in futuro ma non c'è in programma una legge nazionale né un decreto ministeriale. Ci hanno detto detto 'Voi andate avanti che noi forse arriveremo' e ci hanno dato il via libera ad andare avanti a livello regionale. Inoltre – prosegue Barillari - la nostra capogruppo ha avuto un incontro con il presidente Zingaretti nel quale si è detto che questo è un punto centrale su cui possiamo lavorare e c'è l'ok. Quindi anche politicamente siamo perfettamente in linea".
Un'ammissione, più o meno diretta, che le due fazioni lavorano fianco a fianco in Regione, ed anzi vantano canali di comunicazione privilegiati. La lunga lingua di Barillari scatena così l'ira del presidente della commissione Sanità, Giuseppe Simeone, e quella del capogruppo di Forza Italia alla Pisana, Antonello Aurigemma. Quest'ultimo, oltre ad aver chiesto la convocazione in commissione di Zingaretti per verificare le proprie intenzioni, ha sottolineato: "Io non ho le corsie preferenziali con Zingaretti che ha avuto il Movimento 5 Stelle e mi auguro che le proposte e gli ordini del giorno che riguardano questa commissione siano fatti qui e non altrove".
Tra le fila del centrodestra esplode così lo scandalo e si grida all'inciucio, con il leader di Energia per l'Italia Stefano Parisi che, sulla falsa riga del forzista Aurigemma, si schiera compatto contro la maggioranza "fantasma" di Zingaretti: “In commissione Sanità lo scontro tra Movimento cinque stelle e la maggioranza che sostiene Zingaretti conferma quello che il centrodestra sostiene ormai da tempo. Il patto tra 5S e Zingaretti esiste. Era già intuibile dal comportamento dei grillini durante le votazioni in aula, ma adesso sappiamo che Lombardi ha una corsia preferenziale per interloquire con il presidente Zingaretti e comportarsi come parte organica della maggioranza. Oltre a chiedere al presidente Zingaretti di intervenire in commissione per chiarire quale sia la posizione della giunta a riguardo della proposta grillina, Zingaretti venga a riferire in aula per dichiarare quale maggioranza lo sostiene”.
Una nuova polemica sul rapporto centrosinistra-M5S esplosa a pochi giorni di distanza dalle dichiarazioni della Lombardi, che ha recentemente rivendicato con forza: “Noi non facciamo patti al buio e non siamo la stampella di nessuno”. Smentite dovute e dichiarazioni di facciata, nel tentativo di nascondere un alleato forse imbarazzante, ed “inciucio” ormai alla luce del sole. E' lei il vero complice di Zingaretti in Regione, dove i due, pur senza una vera maggioranza, macinano consensi e provvedimenti; dai riders al diritto allo studio, fino alla sanità. E se il sindaco Raggi non perde occasione per sottolineare la propria distanza dall'antagonista della Pisana, la Lombardi preferisce mantenere un profilo basso, mai tentata, nonostante la concreta possibilità di farlo, di far cadere il governo Zingaretti bis. Segno di una distanza politica e di idee tra le due amiche-rivali pentastellate, che inevitabilmente fa la gioia dell'”anatra zoppa” della Regione di uno Zingaretti che rimane l'unico vero vincitore di questa situazione.
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