Roma

Pd-M5S, guerra per le Torri dell'Eur. Caudo a Montuori: “In aula solo falsità”

Il presidente del III Municipio ed ex assessore all'Urbanistica della giunta Marino all'attacco: “Stanno riparando i loro stessi errori”

Torri dellEur, è guerra tra il Pd e l'M5S. Il presidente del III Municipio Caudo all'attacco dell’assessore Montuori: “Il suo discorso in Campidoglio pieno di falsità. La verità è in un documento da me firmato nel 2015. Stanno riparando i loro errori.”

 

Battaglia a colpi di post chilometrici quella tra il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle sulle Torre Ligini, meglio conosciute come Torri dell'Eur. Dopo un discorso tenuto in aula Giulio Cesare, l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori a riproposto su Facebook i ragionamenti che ha espresso in Campidoglio, configurando buone notizie per la città. Ma gli stralci di sentenze e di procedure amministrative da lui citate andrebbero contestualizzate ed esposte in maniera più chiara.

Questo non è stato fatto perché l'M5S non poteva ammettere di avere commesso degli errori. “Montuori nel suo discorso – spiega Caudo – ha detto che il protocollo da me firmato nel 2015 è la fonte di un 'accordo con cui ci si allinea non più al versamento di quegli oneri previsti nell’accordo Veltroni-Tremonti, che ammontavano a circa 24 milioni di euro ma ci si accorda per una cifra forfettaria di un milione di euro, 23 milioni di euro di meno'. Ma non è così.”

“Nelle tre pagine di protocollo – continua l'ex assessore della giunta Marino, pubblicando il documento -, chiunque confrontando le parole dette da Montuori ed il testo del protocollo da me firmato si potrà rendere conto che in nessun punto si trova anche solo un riferimento lontano a oneri da versare o meno, a quantificazione di sconti di oneri, o si richiamano accordi su importi concordati in modo forfettario. Nessuna delle cose asserite dall’assessore Montuori nel suo intervento in aula Giulio Cesare sul contenuto del protocollo in oggetto risulta confermata. Il protocollo da me firmato si limitava solo ad assicurare la qualità del progetto di restauro e risanamento conservativo delle Torri (prevedere la procedura del concorso, la stesura di linee guida per la redazione del progetto di recupero, ecc…). Argomenti e materie che nulla hanno a che vedere, e non poteva essere altrimenti in un protocollo firmato da un assessore, con aspetti patrimoniali o calcolo di oneri che competono solo all’istruttoria degli uffici.”

Poi Caudo ha rimesso in ordine cronologico i fatti e le date per ricostruire la cronistoria delle Torri dell'Eur, che sintetizza così: “Il PdC rilasciato sulla base del progetto avviato durante il mio assessorato è legittimo. L’unica cosa che si può imputare (ma agli uffici caso mai) è l’esatto calcolo degli oneri compresi quelli della valorizzazione se dovuti. Sarebbe bastato che gli uffici lo calcolassero e lo richiedessero alla proprietà. Non l’hanno fatto nel dicembre 2015 (io ero già tornato all’Università), non lo hanno fatto nel 2016 (con l’assessore Berdini), invece si è deciso, immagino di intesa con l’assessore, di procedere in autotutela con il ritiro del PdC e, conseguentemente, di bloccare l’avvio del cantiere e mettere i presupposti per l’abbandono del progetto. Oggi quello che sta facendo la giunta Raggi, a quanto afferma l’assessore Montuori, è esattamente questo: la proroga del PdC del progetto di restauro e risanamento conservativo in base al progetto presentato il 15 ottobre del 2015 (quello redatto nel rispetto del protocollo di intesa da me firmato) rilasciato nel dicembre del 2015 e il calcolo esatto degli oneri dovuti.”

“Rimettendo in fila gli eventi – conclude Caudo - vien da pensare che il lavoro di messa in ordine di cui l’assessore ci dà notizia sembra rispondere alla frase: stiamo risolvendo tutti i problemi che abbiamo creato.”