Roma
Pd-M5S: è guerra. “Zingaretti sta portando la Regione Lazio al default”
L'M5S toglie il velo sui conti del Lazio e accusa: “Quella di Zingaretti è una gestione fallimentare”
Tra M5S e Pd finisce la storia d'amore. E pure la tregua va in archivio. Fatti i conti sulle spese del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, la consigliera Valentina Corrado, lancia l'allarme debito per il Lazio: “C'è il rischio di pignoramenti”.
L'elenco delle spese fuori controllo che la Corrado enuncia in Commissione Sanità è da brivido: ““ono notevoli le criticità che presenta il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2019, approvato in Commissione Bilancio e per il quale ho espresso voto negativo. Criticità nella gestione delle risorse pubbliche che ho più volte sollevato nel corso di questi anni e che sono state confermate dalla Corte dei Conti. Preoccupa l’elevata consistenza del debito regionale, pari a oltre 22,5 miliardi di euro - che diventa di 28 miliardi nel conto del patrimonio - nonché l’elevato valore del contenzioso giurisdizionale pendente che si aggira intorno ai 3 miliardi. Un dato quest’ultimo che non tiene conto dei nuovi e recenti contenziosi nati con le società per la mancata fornitura di mascherine e altri DPI che ha causato alla regione un’esposizione di oltre 25 milioni di euro. Cifre considerevoli che seppure rappresentino una passività potenziale, nella concreta realtà della gestione delle risorse si manifestano continuamente in costi per il bilancio pubblico, con il rischio di pignoramenti della cassa regionale che al 31 Dicembre 2019 ammontano già a 130 milioni: un valore elevato sia in termini assoluti che in rapporto alle altre Regioni”.
Il Pd e le assunzioni politiche. “L'infornata di Zingaretti”
La Corrado ha il coraggio di denunciare: “Preoccupa, sia dal punto di vista contabile che politico, la fallimentare gestione del personale e le continue forzature e deroghe alle norme nazionali per aggirare i limiti del contingente numerico al solo fine di garantire le “infornate” politiche nella macchina amministrativa all’evolversi delle progressioni di carriera partitica del Presidente. Senza tralasciare le procedure di reclutamento che appena due mesi fa il consiglio di stato con una sentenza - che conferma quanto abbiamo denunciato negli anni - ha dichiarato illegittime e per le quali siamo ancora in attesa di conoscere come l’amministrazione intende affrontare visto il silenzio caduto sulle mie richieste di chiarimento e convocazione dei principali attori di questa fallimentare gestione”.
La sanità del Lazio è di nuovo fuori controllo
Ancora la Corrado: “Ma il vero cuore del problema restano le numerose criticità in ambito sanitario, che non solo si riflettono negativamente sui risultati della gestione economica delle ASL, ma soprattutto sulle prestazioni erogate ai cittadini. Il mancato utilizzo di sistemi di contabilità analitica da parte degli enti del sistema sanitario regionale rende impossibile il controllo di gestione basato sui budget e l’assenza di un generalizzato sistema di controllo dei costi che consente l’esatta verifica delle entrate e delle uscite delle aziende sanitarie, impedisce alla Regione di avere un quadro d’insieme chiaro e di intervenire eventualmente sul menagement per sollecitare il giusto raggiungimento degli obiettivi in termini di prestazioni sanitarie, attività intramoenia o liste d’attesa”.
Leggi inutili perché senza soldi
“Infine – continua la consigliera M5S - le criticità sulle leggi approvate dal Consiglio Regionale, per le quali non sempre c’è copertura finanziaria. Non ha nessun senso continuare ad approvare leggi regionali se poi non possono essere attuate perché mancano le risorse economiche necessarie a garantire la realizzazione degli interventi. Servono meno leggi, più qualità ma soprattutto la certezza che, una volta approvate, non restino sulla carta”.
Le accuse al Centrodestra fantasma
L'ultimo capitolo dell'elenco M5S è dedicato all'opposizione: “Questo è ciò che ho rappresentato nel corso della Commissione Bilancio in totale assenza del centro-destra, che mentre a parole si vanta di fare opposizione alla Giunta Zingaretti, nei fatti si defila quando si tratta di entrare nel merito delle questioni concrete e importanti, come l’esame delle risultanze della gestione politica e amministrativa di chi governa”.