Roma
Pedofilia in Vaticano, il cardinale Pell rompe il silenzio dopo 20 anni
Stop alle coperture sui casi di preti pedofili in Vaticano. A rompere questo assordante silenzio sarà George Pell, che da Roma si troverà virtualmente davanti alla Commissione australiana d'inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori. A deciderlo è stata la stessa Commissione dopo che Pell, già arcivescovo di Melbourne e poi di Sidney e ora prefetto agli Affari economici del Vaticano, per ben due volte in tre mesi aveva chiesto di poter testimoniare in video perchè problemi di salute gli impedivano di prendere un aereo e tornare in Patria.
Il cardinale Pell nominato da Papa Francesco primo prefetto della Segreteria per l'economia e dal 2013 nel direttorio dei "nove" porporati chiamati a consigliare il Papa nel governo della Chiesa, è accusato di aver insabbiato casi di pedofilia che riguardavano alcuni preti di cui era responsabile da arcivescovo, dal 1996 al 2001, omettendo di collaborare con le forze dell'ordine coprendo così i casi di violenze sessuali perpetrati nei confronti dei minori da parte di religiosi cattolici della sua diocesi. Inoltre, Pell avrebbe messo in atto il cosiddetto "Melbourne Response", uno schema di risarcimenti decisamente bassi per le vittime, volto a disincentivare onerose cause giudiziarie contro la diocesi. Pell si è ovviamente difeso negando la responsabilità della diocesi nei casi di pedofilia.