Roma
Pendolari e pellegrini spennati: fermato giro di taxi abusivi
Multe esorbitanti e confisca delle autovetture ai colpevoli
Approfittavano della scarsità di mezzi pubblici e della necessità dei pendolari di raggiungere il luogo di lavoro dagli snodi ferroviari dei Castelli. Un alibi perfetto per un’organizzazione di taxi abusivi scoperta e smantellata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Fra i tanti vettori controllati dalle Fiamme Gialle di Velletri, che hanno condotto l’operazione, ben dieci “tassisti” non sono risultati in regola con la legge; e inoltre, secondo i passeggeri interrogati, applicavano tariffe decisamente esorbitanti e variabili a seconda del periodo. Come previsto dal Codice della Strada, i militari hanno sequestrato quindi dieci autovetture, ritirato la patente di guida dei rispettivi autisti e contestato violazioni per un importo che può arrivare fino a 80.000 euro. Gli accertamenti continuano per definire il volume di affari dei tassisti verbalizzati - che si stima piuttosto considerevole - e procedere così alla tassazione dei proventi conseguiti grazie all’attività abusiva scoperta. L’attività si inquadra nell’ambito del più ampio contesto del piano di azione “Jubilaeum”, predisposto e coordinato dal Comando Provinciale di Roma al fine di contrastare le varie forme di abusivismo che affliggono i turisti e i pellegrini in visita nella Capitale e nella sua provincia.