Roma

Pennello, china e macchina da scrivere: il Romics celebra il maestro Scarpelli

La fiera del fumetto di Roma organizza una mostra su Furio Scarpelli a 100 anni dalla nascita

“Furio Scarpelli: pennello, china e macchina da scrivere”: la XXVI edizione di Romics dal 3 al 6 ottobre alla Fiera di Roma, celebra il disegnatore, con una mostra a cento anni dalla nascita. Un patrimonio di disegni, sceneggiature disegnate, fumetti e ritratti rivelerà il talento inedito dello sceneggiatore.

 

La XXVI edizione di Romics (3-6 ottobre 2019) celebrerà l’arte di disegnatore dello sceneggiatore Furio Scarpelli con una mostra antologica di oltre 200 originali tra fumetti, disegni, sceneggiature disegnate, vignette, ritratti e tanto altro. Romics ha voluto fortemente portare alla luce un patrimonio praticamente inedito con un lavoro coordinato dal figlio Giacomo Scarpelli, Sabrina Perucca, Direttore Artistico di Romics e in collaborazione con Gallucci Editore, che ha pubblicato i suoi libri a partire dal romanzo Brancaleone scritto con Age e Mario Monicelli.

L’esposizione, in occasione dei cento anni dalla nascita dell’artista, sarà arricchita dalle testimonianze di registi, attori, personaggi del mondo della cultura e dell’arte che hanno lavorato con lui e amato le sue opere. In mostra anche un progetto inedito che Giacomo Scarpelli, che ha spesso lavorato a fianco del padre, sta portando a compimento.

Scarpelli, noto al grande pubblico come sceneggiatore per il cinema, per lo più in coppia con Age, inizia la sua carriera proprio come disegnatore di fumetti e vignette satiriche per i giornali, una passione ereditata da suo padre e trasmessa poi ai suoi figli. Si va da Il Balilla e La Piccola Italiana, fino al Don Basilio con tutta la sua graffiante satira. Questa esperienza nelle redazioni fa emergere le sue doti di narratore ed il mondo del cinema lo chiama presto per scrivere sceneggiature di film diventati pietre miliari della storia del cinema italiano. La passione per il disegno non lo abbandona mai, ne sono esempio i titoli di apertura di film come Totò cerca moglie e le sceneggiature manoscritte in cui affiancava continuamente disegno e parola.

Nella sua sessantennale carriera, costellata di successi e nomination all’Oscar, la volontà di sperimentare sempre nuovi elementi non manca mai: il tentativo di realizzare un film animato; i disegni per il film Cristina con la regia di Stefania Sandrelli; la sceneggiatura visiva di Concorrenza Sleale di Scola; i romanzi scritti e disegnati a mano per i figli e i nipoti che sono diventate poi delle pubblicazioni edite da Gallucci Editore come Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro (2016), la storia per bambini Opopomoz (2013), da cui ha preso ispirazione l’omonimo lungometraggio animato di Enzo D’Alò, il ritorno al fumetto con l’opera complessa e suggestiva Passioni (2018).

Furio Scarpelli è stato un artista del pennello, del pennino a china e della macchina da scrivere. Per chi ha amato il suo cinema, per chi ama il fumetto, per chi vuole cimentarsi nell’illustrazione, la mostra di Romics sarà un’imperdibile occasione di immergersi nell’opera di una figura imprescindibile della cultura italiana.