Roma

Pensioni anticipante in crisi, anche i giornalisti piangono: Fnsi in piazza

La Fnsi in piazza per l'Inpgi e per il lavoro: “Colpire il giornalismo è colpire la democrazia”

Pensioni anticipate in crisi, anche il mondo del giornalismo piange. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana scende in piazza per salvaguardare la categoria iscritta all'Inpgi (l'Istituto pensionistico di categoria) da diversi esponenti del mondo delle Casse cui sono complessivamente associati circa 1,6 milioni di lavoratori.

 

In difesa della professione giornalistica, nel quadro del “sostegno al sistema previdenziale privato”: è quanto espresso mercoledì mattina alla manifestazione indetta dalla Federazione nazionale della stampa (Fnsi), in piazza della Rotonda, a Roma. Solidali con la presidente dell'Inpgi, Marina Macelloni, al sit-in hanno preso parte, tra gli altri, i vertici dell'Ente dei biologi (Enpab) Tiziana Stallone, dei dottori commercialisti (Cnpadc) Walter Anedda, dei consulenti del lavoro (Enpacl) Alessandro Visparelli, oltre ad un rappresentante della Cassa Forense.

Nei giorni scorsi, la Fnsi aveva diramato una nota, sottolineando come “nella manovra di bilancio che sta prendendo forma, l'esecutivo ha trovato le risorse per consentire alle aziende di innescare una nuova ondata di uscite anticipate di giornalisti dal mondo del lavoro, ma non ha dato risposte né sulla messa in sicurezza dell'Inpgi, il cui disavanzo è dovuto unicamente ad un decennio di pensionamenti anticipati ripetuti, né per adottare norme, che peraltro non avrebbero alcun impatto sui conti pubblici, per contrastare il lavoro irregolare e il precariato nel settore dell'informazione”.