Roma

Pensioni: nel Lazio esodo da record di medici e infermieri: -10% in 15 anni

Dal 2018 al 2020 più pensionamenti che assunzioni, rischio implosione servizi. La denuncia della Cgil

"Nel Lazio, dal 2001 al 2016 si è già perso oltre il 10% del personale medico e del comparto sanitario, quasi il doppio della media nazionale. Nel prossimo triennio in tanti usciranno dal Sistema sanitario regionale e le assunzioni previste non compenseranno le uscite. Dal 2018 al 2020 pressoché ovunque i nuovi ingressi saranno inferiori alle perdite del triennio".

Lo denuncia Natale Di Cola, segretario generale Fp Cgil di Roma e Lazio che rilancia "più assunzioni e procedure più veloci o i servizi imploderanno. Paradossale che manchino i vincitori di concorsi da assumere".

"Oggi - osserva Di Cola - entrano nella fascia d'età 58-67 oltre 17.500 persone, tutti destinati a uscire nei prossimi 10 anni; 2500 circa sono state le uscite tra il 2016 e il 2018 e, secondo le stime elaborate dalla Fp Cgil di Roma e Lazio prima dell'entrata in vigore dell'opzione quota 100, altri 7.500 sono destinati alla pensione nel quinquennio 2018-2023. Numeri da rivedere al rialzo, per effetto di quota 100 e per il superamento dei vincoli della legge Fornero, che per qualche anno ha posticipato le uscite".

Il segretario generale Fp Cgil di Roma e Lazio illustra alcuni esempi: "Alla Asl Rm 3, la più grande per estensione territoriale e abitanti, nel 2016 il 42% di tutto il personale (medico, dirigente e comparto) aveva tra 55 e 67 anni. In quell'anno sono usciti 83 lavoratori e ne sono entrati 33 - sottolinea Natale Di Cola - Dal 2018, per il solo personale del comparto (infermieri, tecnici, ausiliari, amministrativi), dei 1537 in organico (di cui 870 infermieri), circa 645 sono 'pensionabili': se le uscite nel triennio 2018-2020 (per età, anni di contributi e quota 100) hanno riguardato e riguarderanno circa il 40% del personale, le assunzioni previste (286) saranno meno della metà (il 18,6%)".

"Al San Camillo in totale dal 2016 sono state perse 260 unità (di cui 183 nel comparto): le assunzioni previste sono 551, poco più della metà delle uscite previste da qui al 2020. Al San Giovanni Addolorata, l'altro grande plesso ospedaliero di Roma, per quanto la quota di over 55 nel personale del comparto sia più bassa (circa 1/3 del totale), delle 40 unità perse dal 2016 ne sono entrati al momento solo 8, da concorsi già espletati - prosegue Di Cola - Sempre per il triennio 2018-2020, mentre 400 entreranno, ne potrebberouscire 700. Alla Asl Roma 1, sono previste 1164 assunzioni su un totale di 5120 in organico. Anche qui è facile immaginare che il potenziamento netto sarà dimezzato, per effetto delle uscite nello stesso periodo: nel 2016 gli 'over 55' erano il 50% nel comparto e il 70% del personale medico".