Percorso obbligato per i turisti alla Fontana di Trevi: scattano i controlli
Parte la sperimentazione del traffico controllato si visitatori
Fontana di Trevi monitorata 15 ore al giorno dai volontari e file ordinate per fare foto e lanciare la classica monetina della fortuna in acqua: è questo il futuro dei monumenti romani.
Si parte con un periodo di sperimentazione che durerà 80 giorni, poi il presidio potrà diventare permanente attraverso un bando comunale. Se fino ad oggi le piazze della Capitale erano a libera circolazione di turisti e cittadini, ora le cose potrebbero cambiare per sempre. Lo aveva preannunciato il ministro della Cultura Dario Franceschini, quando a metà giugno aveva garantito che le piazze romane non avrebbero mai avuto ticket d'ingresso, ma che andava regolato il flusso turistico. Un'operazione volta a far rispettare i monumenti della Capitale, dove ogni giorno turisti e romani bivaccano mangiando gelati e panini comodamente seduti su opere d'arte centenarie. Franceschini aveva parlato in specifico della Fontana di Trevi sottolineando il fatto che il monumento fosse circondato fino a tarda sera da una folla di turisti che non permetteva nemmeno di camminare per la piccola piazza.
Da martedì 25 luglio le cose cambiano. A far rispettare le nuove regole, che assomigliano più a quelle di un parco di divertimenti che a quelle di normale fruibilità di un monumento all'aria aperta, saranno l'Associazione Cives Catervae Custodes Martiri di Nasiriyha e l'Associazione Regionale del Lazio Vigili Urbani in pensione. I volontari si alterneranno dalle 9 del mattino fino a mezzanotte, sette giorni su sette, illustrando per 15 lunghe ore ai turisti il percorso stabilito.
Per Fontana di Trevi – interessata in particolare da episodi di malcostume e soggetta a rilevanti flussi turistici e pedonali, che in taluni momenti compromettono la conservazione, la vivibilità e il decoro della piazza e della fontana monumentale – la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, hanno deciso di stipulare, in via sperimentale, una convenzione con le Associazioni di Volontariato per consentire la fruibilità del monumento, evitando assembramenti di visitatori che ne possano pregiudicare la corretta conservazione, assicurando un maggior presidio e una maggiore sorveglianza.