Roma

Periferia dimenticata: 8 giorni senza autobus. Solo Gabrielli può far finire lo sciopero

Non si fidano dell'azienda che ha effettuato i bonifici degli stipendi venerdì pomeriggio; non si fidano del Comune che da anni paga per il servizio quando si ricorda e non si fidano neanche del commissario Francesco Paolo Tronca. Troppi due anni vissuti con lo stipendio a singhiozzo e alle 18 saranno davanti al Prefetto Franco Gabrielli per raccontare come si vive nell'incertezza del presente e con l'incubo si 143 licenziamenti.
I "ragazzi della Roma Tpl", autisti e ausiliari che effettuano il servizio di trasporto pubblico nelle zone periferiche di Roma entreranno a Palazzo Valentini con in mano 7 sette giorni di sciopero consecutivo. Mai nella storia di Roma era accaduto che i tranvieri incrociassero le braccia per un tempo così lungo e mai ancora si era verificato un blocco del servizio sul quale la città e la politica sono scivolati via silenziosi, senza accorgersi che un territorio che vale quasi come una città di provincia di medie dimensioni è stato privato di un servizio essenziale.
All'alba del 30 novembre, la fotografia del gestore privato è quella di una Caporetto dei bus: su ben 103 linee solo la 049 (Santa Palomba) è in servizio. Nel resto dell'anello periferico della Capitale si va in macchina, in motorino o a piedi.
I ragazzi della Roma Tpl che da 7 giorni dormono nei depositi e fanno la colletta per sostenersi da martedì sono pronti a tornare al lavoro. Ma dovrà chiederlo il Prefetto Gabrielli, lo stesso rappresentante del Governo che ha definito "amorale lavorare senza stipendio". In serata la fine dell'agitazione, in cambio di una promessa: il Comune dovrò pagare il servizio regolarmente e mai più senza stipendio. Poi ci sono una serie di richieste per riottoenere ciò che l'azienda ha loro sottratto perché costretta dalle casse vuote. Su quel denaro e sui mancati versamenti previdenziali si potrà trattare. Nel senso della dilazione, non della cancellazioene dei diritti. Da notare che all'incontro col Prefetto andranno solo i dipendenti: niente sindacalisti che pur hanno sottoscritto patti e accordi: "A questi personaggi ormai non crede più nessuno".