Pesci morti galleggiano sul Tevere: allarme inquinamento nella Capitale
L'associazione ambientalista Marevivo allerta i Carabinieri del Noe
Grandi carpe ed altri pesci galleggiano morti sul Tevere, esplode l'allarme inquinamento a Roma: Arpa Lazio al lavoro sull'analisi dell'acqua.
Ad allertare i carabinieri del Noe di Roma la sede nazionale dell'associazione ambientalista Marevivo, che ha segnalato la presenza anomala di pesci morti nel fiume. I campioni, prelevati tra Ponte Risorgimento e Ponte Margherita, saranno analizzati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana M. Aleandri per stabilire le reali cause della morte, mentre l’Arpa Lazio si concentrerà sulle analisi dell’acqua. Un fenomeno allarmante sul quale si interroga anche l'associazione ambientalista, che, tramite il presidente Rosalba Giugno, condanna l'incuria e il livello di inquinamento raggiunto dal Tevere: "Da sempre i fiumi hanno rappresentato i luoghi presso i quali sono sorte le grandi civiltà e hanno dato ricchezza all’uomo, che oggi purtroppo è la prima causa del loro profondo degrado e inquinamento che arriva direttamente ai nostri mari - osserva Giugni -. Il Tevere, purtroppo ormai nastro trasportatore di rifiuti, resta un corso d’acqua straordinario, pieno di vita e con una storia antichissima tutta da riscoprire".
Sullo stato critico del Tevere arriva inoltre la bacchettata del Pd, che, tramite il responsabile ambiente Athos De Luca, denuncia l'immobilismo dell'Ufficio Speciale Tevere, puntando il dito contro la giunta pentastellata: "La moria di pesci denunciata da Mare Vivo, probabilmente dovuta alla concentrazione dell'inquinamento anche in ragione della riduzione della portata, è il segno dello stato di degrado e abbandono in cui versa il fiume della Capitale - accusa in una nota De Luca - mentre tutte le capitali europee valorizzano i loro fiumi Roma non è in grado neppure di assicurare un minimo di pulizia e decoro mostrando ai turisti e ai romani uno spettacolo indecente e inaccettabile. A Marzo la giunta ha annunciato con grande pubblicità la istituzione dell'Ufficio Speciale Tevere,con progetti ambiziosi su cui è calato il silenzio assoluto. In sei mesi non è stato fatto nulla. Non una proposta per la pulizia, la manutenzione e la sicurezza. Non una parola sui finanziamenti europei e sul contratto di fiume per il Consorzio Tiberina si è tanto impegnato...nulla di nulla. Ci domandiamo che fine abbia fatto Il neo Ufficio Speciale Tevere, chi ci lavora, cosa stanno facendo, quali proposte e progetti hanno avviato? Forse la moria dei pesci ha colpito anche l'Uffico Tevere senza che nessuno ne abbia dato notizia? A questo punto sarebbe opportuno chiuderlo per non aggiungere al danno la beffa".
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