Petroselli: il comunista sindaco di Roma, dona la sua storia alla città
In appena due anni di governo è entrato nella storia della città. L'annuncio dalla vedova Aurelia Sergi
di Patrizio J. Macci
Luigi Petroselli è stato il sindaco più popolare nella storia della Capitale, anche se il suo impegno è durato solo due anni (dal 1979 al 1981) interrotto dalla prematura e improvvisa scomparsa avvenuta mentre stava lavorando per il bene di Roma. Esponente di spicco del Partito Comunista dell’epoca, soprannominato “l’Etrusco” per la sua origine viterbese, è stato letteralmente il “sindaco di tutti”.
Ai suoi funerali ai Fori Imperiali parteciparono una grande folla di cittadini dell’Urbe, fra cui spiccò l'allora sindaco di Parigi Jacques Chirac.
Nell’immaginario collettivo di parecchi romani c’è una sua foto mentre parla con una piccola folla in quartiere ultraperiferico dell’epoca: in maniche di camicia arroccato in cima a una cassetta di legno rimediata sul posto. Realizza il grande progetto di avvicinare culturalmente e fisicamente le periferie e le borgate al centro della città. Nei suoi due anni da Sindaco di Roma centinaia di migliaia di cittadini delle borgate ottennero l'allacciamento alla rete idrica e fognaria. Nel 1980 viene inaugurata la linea A della metropolitana, la prima dal Dopoguerra. Sono solo alcune delle “rivoluzioni” della sua attività di primo cittadino.
La vedova Aurelia Sergi ha deciso di donare all’archivio storico capitolino tutto il materiale documentaristico in suo possesso riguardante la sua attività di sindaco. La storia della città a disposizione dei cittadini e degli amministratori che volessero studiare un’esperienza di amministrazione della città rivelatasi irripetibile fino ad oggi.
La memoria all'Archivio Capitolino
L’Archivio storico capitolino si arricchisce di un materiale unico e inesplorato. Fotografie, lettere, telegrammi, testimonianze e filmati che raccontano non solo il lavoro del sindaco Luigi Petroselli ma anche momenti della sua vita familiare. Un patrimonio di documenti che permetterà di ricostruire e preservare la memoria storica della nostra città e dei suoi protagonisti più illustri. Un uomo, un politico da cui trarre ispirazione sia per quel che riguarda le politiche, in particolare l’attenzione ai più deboli e alle periferie, sia per il legame forte che ha saputo stringere con i cittadini i cui interessi devono sempre essere il faro per l’amministrazione capitolina. Lo studio del passato prossimo diviene spunto e momento di riflessione per le criticità, apparentemente insuperabili, del presente.