Roma

Pezzi di auto rubate per riparare veicoli nella sua officina abusiva: preso

Ricettazione e riciclaggio di veicoli: denunciato il meccanico abusivo di Pantano. Le carcasse delle auto rubate nel giardino di casa

Il meccanico abusivo di Pantano: smontava ricambi da veicoli rubati per riparare le auto che clienti portavano nella sua officina. Il 42enne denunciato dalla Polizia Stradale di Roma per ricettazione e riciclaggio di veicoli.

 

Una proficua attività quella svolta da un meccanico romano di 42 anni che, nella borgata di Pantano a sud di Roma, aveva attrezzato una officina abusiva dove riparava i veicoli con pezzi rubati. L’uomo infatti, anziché acquistare le componenti meccaniche o elettriche necessarie per la riparazione, si procacciava auto rubate dello stesso modello e ne asportava i pezzi. La riparazione era presto fatta e a costo zero. Le auto rubate, invece, le custodiva nel giardino di casa poco distante dall’autofficina.

Ed è proprio nella sua abitazione che, nei giorni scorsi, gli uomini della squadra della PG del Compartimento Polizia Stradale Lazio e Umbria hanno trovato ben 7 autovetture rubate, tutte smontate, tranne un furgone, ben nascosto tra la vegetazione e ancora integro, perché appena rubato. Gli agenti della Polstrada hanno rinvenuto, inoltre, numerosi pezzi di veicoli, di varie tipologie e di diverso valore, sparsi in tutto il giardino. I veicoli sono risultati rubati negli ultimi sei mesi, ad eccezione di uno, rubato da oltre tre anni, a riprova che l’illecita attività era consolidata nel tempo. Un lavoro redditizio che non prevedeva rischi di impresa e gli consentiva di avere una folta clientela, probabilmente ignara della provenienza furtiva dei ricambi.

Il meccanico è stato denunciato per il reato di ricettazione e riciclaggio di veicoli, mentre proseguono le attività investigative finalizzate a svelare l’intera rete, soprattutto riguardo ai canali di approvvigionamento delle auto rubate. L’autofficina dove l’uomo svolgeva l’attività è risultata completamente abusiva e pertanto, oltre alle previste sanzioni pecuniarie, tutta l’attrezzatura per l’attività è stata sequestrata.