Piano bus, arriva l'ok definitivo: pullman via dal centro dal 1 gennaio
Approvato in Campidoglio il piano pullman: dal 2019 ai bus turistici sarà vietato l'accesso al centro storico
Centro storico chiuso ai bus turistici a partire dal 1 gennaio 2019. Il Campidoglio dà l'ok definitivo al contestatissimo piano pullman.
La data cambia, ma la sostanza del nuovo regolamento, no. Non sarà più luglio, ma gennaio la data di partenza del piano: dall'anno nuovo in 8 chilometri quadrati di Roma, i più centrali, non sarà consentito l'accesso ai pachidermi turistici.
Il regolamento è passato in Aula Giulio Cesare con 227 voti favorevoli e 9 contrari.
La delibera, inoltre, riorganizza gli stalli per le soste e abolisce gli abbonamenti annuali da circa 2mila euro sostituendoli con carnet da 50, 100, 200 e 300 ingressi giornalieri che costeranno fino a più di 26mila euro, a seconda della classe emissiva del veicolo.
Le soste nelle aree più affollate dai turisti, Colosseo, Centro Storico e Vaticano, subiranno modifiche. In zona Colosseo e Centro storico sarà eliminato il parcheggio di San Gregorio e scompariranno le due aree di sosta breve da 15 minuti di via del Teatro Marcello (zona Campidoglio, Musei Capitolini) e via Milano (zona Quirinale, Trevi). Inoltre il transito nell’area intorno al Colosseo richiederà una prenotazione anticipata e quindi sarà limitato.
In alternativa sarà implementato il numero di stalli vicini alla Ztl C centro storico, in particolare sono previsti 30 posti in più nella zona di Caracalla, dal lato di via Antoniana. In zona Vaticano l’accesso contingentato nell’area sarà potenziato e consentito 7 giorni su 7.
Aumenteranno, infine, gli stalli di sosta nelle Ztl A (area interna al Gra) e Ztl B (anello Vam) con un tempo medio di fermata che passa da 2 a 3 ore. Con il centro storico off limits i carnet per il transito riguarderanno, quindi, l'accesso nella Ztl B, anello Vam, con costi a carico degli operatori turistici che per 300 tagliandi giornalieri varieranno dai 23.650 euro per un veicolo euro 6 ai 26.250 euro per un veicolo euro 4.
Una rivoluzione su ruote che scatena il malcontento degli operatori turistici che già nella giornata di lunedì hanno dichiarato guerra alla giunta Raggi. La reazione è stata quella di un vero e proprio ricatto: i sindacati hanno infatti annunciato il blocco totale dei servizi di noleggio per turisti, scuole, collegamenti aeroportuali e di scambio a partire da giovedì e fino a data da definirsi.
Uno sciopero sospeso però prima di iniziare. Le associazioni di categoria hanno infatti deciso per il momento di rimandare il blocco totale del servizio e di ascoltare i consiglieri della maggioranza prima di prendere provvedimenti. Spiega Franco Tinti dell'Anstra: "Attendiamo fino a lunedì sera, data per cui abbiamo indetto una grande assemblea che coinvolgerà tutte le categorie del settore. Se per quella data non avremo risposte dall'amministrazione capitolina con i 1500 bus operativi su Roma bloccheremo piazza Venezia e andremo in Campidoglio a riconsegnare le licenze". Ma nel frattempo "certamente faremo partire i ricorsi al Tar", spiega Francesca Duimich rappresentate delle guide turistiche di Federagit Confesercenti Roma.
"E' un anno e mezzo che l'amministrazione è sorda rispetto alle nostre richieste - ha aggiunto Duimich - Abbiamo provato a spiegare che questo provvedimento ammazzerà il turismo a Roma. Molte delle persone che vengono in visita sono anziani con problemi di deambulazione o altre difficoltà di salute: è impensabile farli andare a piedi presso i siti di interesse storico. Inoltre gli accessi al Vaticano saranno contingentati, questo significa che l'accesso non sarà garantito a tutti. I permessi rilasciati saranno differenti, quindi per servire sia il Colosseo, sia il Vaticano, ad esempio, bisognerà fare due permessi giornalieri con un costo raddoppiato a giornata. Sono gravissime le decisioni che oggi sono state prese in consiglio comunale".
Proprio per evitare disagi l'assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo ha già messo in agenda una serie di incontri con i rappresentanti di categoria, ma non è detto che questo basti per evitare conseguenze terribili sul traffico di Roma.
L'intervento dell'assessore in Aula Giulio Cesare è stato infatti accolto a suon di fischi da sindacati e autisti, che hanno gridato: “Falso, bugiarda".
Secondo Meleo, però, sono diversi i punti su cui l'amministrazione capitolina è andata incontro alle richieste delle categorie: "Abbiamo ridotto il numero di stanze degli alberghi che potranno essere raggiunti da 50 a 40, abbiamo incrementato gli stalli di sosta e incrementato il tempo medio di sosta da 2 a 3 ore".
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