Roma

Piazza di Spagna in pericolo: dagli ultrà alla Maserati fino agli attivisti

Gli episodi che hanno coinvolto uno tra i luoghi più iconici della Capitale: la scalinata di Trinità dei Monti a piazza di Spagna

Piazza di Spagna è in pericolo: la Fontana della Barcaccia e la scalinata di Trinità dei Monti sono esposte ad atti vandalici. Dagli attacchi degli ultrà, fino alle azioni dimostrative degli amabientalisti, passando per le Maserati e i monopattini.

Di questo si è parlato nella Commissione Giubileo dell'Assemblea Capitolina, durante l'audizione del Sovrintendente dei Beni Culturali Parisi Presicce. Di mettere cancelli e recinzioni sulla scalinata non se ne parla, ha ribadito Parisi Presicce, perché rovinerebbero un luogo iconico nel mondo. Già dal 2015 la scalinata è stata dotata di molte telecamere di sorveglianza e dal 2019 è vietato sedersi e mangiare sui gradini.

Gli episodi eclatanti

Il 19 febbraio 2015 vittima dei vandali non fu la scalinata, ma la Fontana della Barcaccia. Quel giorno gli ultrà della Roma e quelli olandesi del Feyenoord si dettero “battaglia” proprio ai piedi della scalinata. Un petardo andò a finire nella fontana, danneggiandola. Per evitare il bis, quando recentemente Roma e Feyenoord si sono incontrate di nuovo la fontana è stata recintata.

Il 13 maggio 2022 una Maserati ha percorso la scalinata in discesa. Non contento, l'autista ha cercato anche di risalire verso il Pincio. Il tutto provocando il danneggiamento di molti scalini.

Il 10 giugno 2022 una coppia di turisti americani ha tentato un'impresa simile con un paio di monopattini elettrici. I due li hanno lanciati sugli scalini, provocando un danno da più di 20mila euro. Per i due è scattata la multa da 400 euro e il daspo urbano.

Infine il 1° aprile 2023 è stata la volta degli attivisti di Ultima Generazione che hanno versato vernice a base di carbone vegetale nella Fontana della Barcaccia. Sebbene questa vernice sia lavabile, gli esperti temono che penetri nelle parti porose del marmo, danneggiandolo irrimediabilmente.