Roma
Piazza di Spagna, spunta il parrucchiere abusivo. Violato il luogo simbolo
Piazza gremita di vigili urbani per controllare Trinità dei Monti ma comunque preda di ambulanti, parrucchieri compresi. Assotutela: “Raggi pro abusivi”
Taglio e piega vista Barcaccia? Si può fare. A piazza di Spagna, luogo gremito di vigili in divisa ed in fratino giallo pronto a difendere la scalinata di Trinità di Monti a suon di multe da chi si vuole sedere sui gradini, ecco il parrucchiere ambulante abusivo.
La cosa ha dell'incredibile. Dopo l'approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana di Roma Capitale fortemente voluto da Virginia Raggi, piazza di Spagna è diventata il regno degli agenti della Polizia Locale. È stato infatti aumentato il personale in servizio nella piazza per far si che il regolamento venga rispettato evitando soste proibite sui gradini della scalinata di Trinità dei Monti o bagni nella Barcaccia in stile Valeria Marini.
Ma nonostante ciò gli ambulanti continuano a fare quel che vogliono sulla piazza. Ultimo appunto è il parrucchiere: sedia, mantella, forbici, macchinetta e via al taglio. Ma oltre al coiffeur, continuano a molestare romani e turisti gli ambulanti che vendono bottigliette d'acqua, borse ed abbigliamento contraffatto, selfie stick e powerbank.
Per le associazioni il solo ed unico colpevole è il sindaco Virginia Raggi. “Siamo del parere che una amministrazione comunale dovrebbe tutelare attività storiche come gli urtisti, patrimonio storico-culturale di Roma, e combattere le forme commerciali di abusivismo – spiega il presidente nazionale di Assotutela, Michel Emi Maritato –. Dovere che dovrebbe avere anche il governo Raggi che, al contrario, tollera i venditori illegali e combatte quelli regolari”.
“Basta andare in giro per il centro storico – continua Maritato – per osservare orde di ambulanti irregolari che vendono bottigliette d’acqua, roba tarocca o fanno i parrucchieri a piazza di Spagna a prezzi stracciati: il tutto nella massima libertà e nella completa indifferenza istituzionali. E, beffa che si aggiunge al danno, il Campidoglio decide di perseguire la sua personale battaglia contro gli urtisti, cacciandoli dal centro e relegandoli in posizioni decentrate. Serve una inversione di rotta”.
“Come associazione che difende i diritti dei cittadini romani – conclude – chiediamo alla amministrazione grillina di uscire dal torpore istituzionale e riaprire immediatamente un tavolo ad hoc che affronti e risolva definitivamente il delicato destino degli urtisti. Non c’è più tempo da perdere”.