Piazza Indipendenza, Minniti incontrerà Raggi. Forano nega l'accoglienza
Sono ore decisive per trovare una soluzione abitativa dopo gli sgomberi
Sgombero di via Curtatone e piazza Indipendenza: Campidoglio e Governo al lavoro per trovare una soluzione abitativa per centinaia famiglie di rifugiati.
Gli scontri tra sgomberati e Polizia della scorsa settimana e il gioco dello scaricabarile delle colpe tra le istituzioni hanno lasciato la città di Roma come sospesa in una bolla di calma apparente, mentre ancora non ci sono soluzioni pratiche da mettere in atto per togliere dalla strada i rifugiati. Oltre a quelli di via Curtatone, decine di persone sono accampate dalla settimana di Ferragosto tra le colonne di ingresso della basilica dei Santi Apostoli, ospiti della chiesa. Famiglie, minori e una donna incinta che non si sono letteralmente trovate per la strada, ma che ancora non possono contare di un tetto sopra la testa e aspettano che il Comune di Roma si muova anche per loro.
Virginia Raggi, dopo un weekend di chiamate e messaggi, è riuscita a ottenere un incontro col ministro dell'Interno Marco Minniti, inizialmente titubante. Il Governo ha quindi accettato di collaborare col Campidoglio per trovare con rapidità una soluzione abitativa per le famiglie rimaste senza casa.
Già nel suo primo intervento su Facebook riguardo allo sgombero di Piazza Indipendenza, il sindaco aveva attribuito le colpe della mala gestione a Regione da una parte e Governo dall'altra, ricordando che migranti e rifugiati erano un'incombenza che pendeva su tutta Italia e non solo sulla città di Roma.
A monte la soluzione provvisoria che Raggi aveva trovato insieme ai proprietari dell'immobile di via Curtatone: le villette in provincia di Rieti che avrebbero dovuto ospitare alcune delle famiglie sgomberate a titolo gratuito per massimo 6 mesi non potranno essere utilizzate. Raggi si era infatti scordata di avvertire sindaco e giunta di Forano e il Consiglio comunale della cittadina del rietino ha votato e stabilito che per il Comune è impossibile accogliere i migranti a Gravignano, “qualunque sia il loro status, di rifugiati o richiedenti asilo”.
Un'ipotesi ventilata per far fronte al problema è quella di utilizzare i beni confiscati alla mafia per far fronte all'emergenza abitativa. Una soluzione possibile ma non di semplice realizzazione e molto probabilmente Raggi aspetterà l'esito dell'incontro con Minniti prima di muoversi in quella direzione.