Piazza Indipendenza, sanpietrini sulla Polizia: rifugiati marciano su Termini
Sgomberati all'alba. Seconda carica delle Forze dell'ordine contro gli stranieri
Bottiglie, bombole del gas e poi sampietrini. Continua lo scontro tra la Polizia e i rifugiati sgomberati prima da via Curtatone, poi da Piazza Indipendenza.
Gli occupanti di via Curtatone hanno marciato verso stazione Termini tra lo stupore e la paure di turisti e romani, che hanno visto arrivare decine di persone arrabbiate e urlanti seguite dalla Polizia in tenuta antisommossa. La seconda carica, dopo quella servita all'alba per sgomberare piazza Indipendenza, è partita qualche istante dopo. Dopo gli idranti della mattina sono arrivati i manganelli a colpire gli stranieri cacciati dalla casa occupata di via Curtatone. Rifugiati politici provenienti da Etiopia e Eritrea, che secondo i controlli della Questura hanno il diritto di rimanere nel nostro Paese, ma dopo lo sgombro di sabato si sono ritrovati con bambini, donne e anziani in mezzo a una strada.
Giovedì un'ondata di rabbia e malcontento si è rapidamente diffusa tra gli stranieri, costretti a vivere in piazza Indipendenza sopra qualche metro quadrato di aiuola in mezzo al traffico. È partito così un corteo di protesta che tra urla, cori e striscioni ha sfilato attraverso la stazione Termini. Una folla di manifestanti ha così letteralmente paralizzato il traffico romano, occupando il piazzale dei bus davanti alla facciata della stazione e invadendo l'incrocio di via Cavour. Al grido di “Italia vergogna” il breve corteo, una cinquantina di persone, prima ha impedito il passaggio di auto e taxi, poi si è spostato in direzione di piazza della Repubblica. A bloccare loro il passaggio, decine di agenti in tenuta antisommossa, pronti a caricare i manifestanti. Quando la Polizia ha alzato i manganelli, i rifugiati si sono dati alla fuga, inseguiti dalle forze dell'ordine che li hanno cercati nelle traverse della piazza e all'interno della stazione.
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