Roma

Pignatone indagato: Salvatore Buzzi si scatena sui social: “Sequestro di beni preventivo alla sua famiglia”

Contro il “giudice di Bergoglio”, il ras della Coop 29 giugno, Buzzi, al vetriolo: “E i nostri redditi erano ontogicamente viziati”?

Ex Procuratore di Caltanisseta ma ancor di più a capo della Procura di Roma con la “musata” di Mafia Capitale che l'ha ridotta a “Mondo di mezzo” e quindi Giudice del Vaticano, Giuseppe Pignatone diventa il bersaglio di Salvatore Buzzi.

L'ex ras della Coop 29 giugno da due giorni “martella” sul suo profilo Fb l'eterno rivale che ha firmato l'inchiesta Mafia Capitale, elencando una ad una “le proprietà della famiglia Pignatone: “Il 19 luglio 1980 la mamma di Pignatone compra 6 locali al prezzo di 170 milioni. Lo stesso giorno il fratello 29 enne di Pignatone, Gianfranco, compra 3 locali per 50 milioni;sempre lo stesso giorno l’altro fratello , Roberto appena 22 enne, compra 2 locali per 40 milioni e anche la moglie di Pignatone compra 2 locali per 55 milioni, il cognato di Pignatone compra lo stesso giorno un locale per 36 milioni”.

"A quando le misure di prenvenzione per la famiglia Pignatone"?

E conclude: “A quando le misure di prevenzione per la famiglia Pignatone titolare di un patrimonio acquisito in maniera sospetta? A me per molto meno Pignatone ha tolto beni acquistati legittimamente perché riteneva che i redditi provenienti dalla coop 29 Giugno fossero ontologicamente viziati”.

"Per altri con simili accuse sono scattate le manette..."

Per gli appassionati della teoria della “vita come una ruota”, Salvatore Buzzi pubblica una personalissima ed esaustiva rassegna stampa di ciò che è stata pubblicato dai giornali su Pignatone. Anche qui un po' di astio si evince facilmente: “Per altri con simili accuse sono scattate le manette e poi le condanne per Pignatone no”.