Roma
Piramidi massoniche alla lavagna: chiesto il giudizio per la maestra
Roma, la difesa dell'insegnante ha chiesto il rito abbreviato condizionato a una perizia sulla capacità di stare in giudizio
Ha chiesto il giudizio con rito abbreviato, condizionato a una perizia sulla capacità di stare in giudizio, la difesa della maestra di 49 anni accusata dalla Procura di Roma di maltrattamenti nei confronti degli alunni di una scuola elementare in zona Fidene, nel quadrante nord della Capitale.
Le accuse
La donna, secondo l’accusa sottoponeva i minori che le erano affidati ‘’ad atti di violenza morale e a un regime di vita tale da cagionare paure e uno stato di disagio continuo e incompatibile con le normali esigenze didattiche’’. La maestra, in particolare, ‘’strillava, senza motivo alcuno e in maniera ricorrente, cosi terrorizzando gli alunni della classe al punto da farli piangere ed assentare dalle attività didattiche programmate, anche nei giorni successivi’’ e ‘’tracciava sulla lavagna in dotazione alla classe simboli raffiguranti piramidi massoniche, vortici celtici e sigle anarchiche, riportate anche nei disegni dei bambini’’.
Obbligava gli alunni
Secondo il capo di imputazione, la maestra obbligava gi alunni a scrivere, ‘’in maniera meccanica, frasi e numeri per intere pagine, a mero titolo esemplificativo ‘io sono un matematico’, ‘a+e=5’ e strattonava gli alunni’’. La Procura capitolina contesta, per fatti avvenuti tra settembre e novembre 2020, le aggravanti di aver commesso il fatto in danno di minori e con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione. La decisione del gup sulla richiesta del difensore della donna, l’avvocato Giuseppe Campanelli, è attesa per la prossima udienza fissata a gennaio.