Roma
Più grande, no più largo. Corsa al 'ritocco' genitale
"Una procedura ambulatoriale, di 15 minuti circa, con nessun effetto collaterale". E' un italiano il creatore del nuovo metodo che promette di soddisfare gli uomini sempre più attenti al loro aspetto fisico e capaci di infrangere l'ultimo tabù della medicina estetica, quello che riguarda gli organi genitali. Sono infatti sempre di più gli uomini anche giovani che, insoddisfatti per le proprie misure, chiedono aiuto al chirurgo per aumentare oltre alla lunghezza anche la larghezza del pene.
Gabriele Antonini, urologo-andrologo dell'Università La Sapienza di Roma lo spiega all'Adnkronos. Antonini, co-autore di una innovativa tecnica studiata insieme a Paul Perito, chirurgo americano del Coral Gables Hospital (Florida), spiega come "l'ingrandimento del pene è richiesta che viene posta sempre da più uomini. In Italia sono circa il 15% dei maschi tra i 25 e i 55 anni che fa una prima visita andrologica per questo motivo - ricorda Antonini - In Ue percentuali simili ci sono anche in Spagna, Portogallo, Francia e Svizzera. In Usa sono soprattutto i latino-americani e gli ispanici che chiedono questo tipo di intervento".
"Con il nostro procedimento - spiega il chirurgo - non c'è nessuna reazione allergica, perché l'acido ialuronico è già presente fisiologicamente nel derma; il pene appare perfettamente naturale, morbido con una distribuzione omogenea dell'acido ialuronico senza inestetismi o deformità. In questo modo il pene può allargarsi da un minino di 4 centimetri fino addirittura a 10."