Roma

Pmi a conduzioni familiare: le chiamano microimprese ma insieme pesano il 38% della ricchezza del Paese. E pensano green

Le aziende di famiglia mostrano una straordinaria adattabilità. Il caso della Diotti Spa

Il peso delle Piccole e Medie imprese all’interno del quadro economico e produttivo italiano è piuttosto rilevante. Se è vero che, sul totale delle imprese attive in Italia, il 95,13 % è costituito dalle microimprese (quelle con meno di 10 addetti) e solo un 4,78% dalle PMI, è altresì vero che quest’ultime sono responsabili del 41% dell’intero fatturato generato sul territorio nazionale, del 33% dell’insieme degli occupati nel settore privato e del 38% del valore aggiunto del Paese.


Buona parte delle PMI italiane è caratterizzata da un elemento comune: una storia imprenditoriale a conduzione famigliare che garantisce il passaggio generazionale di padre in figlio. Se da un lato, quindi, si portano avanti le solide basi dei padri fondatori, dall’altro si permette, man mano, alle nuove generazioni di apportare migliorie facendo forza sulle innovazioni e sul know-how accumulato.

Le PMI a conduzione familiare di successo si distinguono pertanto per la loro visione strategica, fondamentale per un futuro sostenibile, nella quale le capacità di tutti confluiscono nel bene aziendale permettendo di dimostrare una straordinaria adattabilità in ambienti commerciali dinamici.

Il caso della Diotti Spa

La Diotti spa di Erba, in provincia di Como, rappresenta un perfetto esempio di quanto finora descritto. Fondata negli anni 60 dai fratelli Santo, Gaetano e Cesare si è evoluta nel corso degli anni, fino a raggiungere l’attuale assetto societario costituito da Diotti Cesare, dalla moglie Ostini Graziella, amministratore unico, e dal figlio Samuele, socio di maggioranza. I dipendenti sono 26 e, come dice il patron Samuele Diotti, anche loro fanno tutti parte della nostra famiglia.

Il racconto: "siamo partiti dal nulla e ora lavoriamo con giganti del ferro"

“Se penso alla strada che abbiamo fatto - dice Samuele Diotti - ancora fatico a capacitarmi dei risultati ottenuti, sia in termini economici ma, soprattutto, in termini di professionalita, evoluzione, riconoscimenti. Siamo partiti dal niente,quando recuperare ferro e metalli era visto come un mestiere da poco e ora siamo tra le aziende piu strutturate e modernizzate del nostro settore, collaboriamo con le più grandi acciaierie del nord Italia e siamo ritenuti da tutti affidabili e competenti. Questi sono i risultati che contano, al di là del mero lato economico che comunque ha la sua importanza. Il nostro è un lavoro in continua evoluzione, aggiunge. Ai non addetti ai lavori potrebbe non sembrare, ma ogni giorno, ogni mese, ogni anno dobbiamo aumentare il nostro livello di attenzione verso l’ ambiente e l’ecostenibilitá, senza tralasciare nulla.

"Il valore aggiunto delle nuove generazioni"

Attività come la nostra possono e devono fare molto per contribuire ad un mondo piu green e con meno sprechi. Questo, tra gli altri, è uno degli obiettivi ai quali puntiamo: è il valore aggiunto di noi nuove generazioni dirigenziali e il pacchetto che lasceremo in gestione alle prossime convinti che potranno fare ancora meglio. Ci piace pensare che, quando passeremo il testimone nelle mani di mia figlia, tutto quanto fatto fino a quel momento possa essere per lei un bagaglio di conoscenze solido dal quale partire per poter tracciare nuove strade nelle quali imprimere il proprio marchio da lasciare poi a chi verrà dopo di lei – conclude Diotti”.