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Roma
Polizza gate, Romeo “scagiona” Raggi: “Non sapeva nulla”. Pm: “nessun reato”

Polizza gate: Salvatore Romeo sceglie di parlare sulla sua bacheca di fb per difendere il sindaco a cui lo lega “grande stima” e il Movimento Cinque Stelle tutto, finito nel tritacarne.



 

“Leggo tante inesattezze in queste ore che necessitano una precisazione, se non altro perché stanno tirando in ballo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il Movimento 5 Stelle con mio sommo dispiacere. Ho stipulato diverse polizze vita perché offrivano un rendimento certo. Inoltre queste polizze mi offrono, come a tutti gli investitori, la possibilità di incassare il capitale con un riscatto totale o parziale in caso ne abbia bisogno. Questi prodotti finanziari prevedono l’indicazione di un beneficiario terzo in caso di morte del contraente. Quindi, solo in caso di mia morte, eventualità su cui certamente non ho scommesso, il capitale andrebbe all’eventuale beneficiario”, scrive Romeo.
“Non avendo moglie né figli, ho indicato fra i beneficiari, sempre e solo in caso di mia morte, le persone che più stimo. E fra queste c’è anche Virginia Raggi, l’attuale sindaco di Roma, indicata come beneficiario - in caso di mia morte - di una polizza da 30mila euro il 26 gennaio 2016, quindi prima che fosse anche solo candidata sindaco della Capitale, per una grande stima e amicizia nei suoi confronti, così come ho fatto con le altre persone negli altri prodotti finanziari su cui ho investito".
L'ex capo della segreteria del sindaco scrive ancora: "Quindi, prima che su questa storia si costruiscano castelli in aria  voglio dire che mi dispiace innanzitutto aver arrecato danno alla Sindaca e a tutto il MoVimento 5 stelle. Sottolineo che la sindaca così come tutti gli altri beneficiari non erano a conoscenza del mio operato fino a ieri. E voglio anche chiarire che non c’è stata e non c’è alcuna relazione fra me e Virginia Raggi. Di conseguenza, procederò legalmente contro chiunque riporti i fatti in maniera distorta o diversa da quanto sto dichiarando".
Intanto anche la Procura chiarisce ufficialmente che non ci sarebbe alcun reato.
Due le polizze vita stipulate da Salvatore Romeo con beneficiaria in caso di morte Virginia Raggi. Una da 30 mila euro a gennaio 2016 e senza scadenza, l'altra da 3000 euro con scadenza 2019. Per i pm non hanno rilevanza penale, non c'è utilità corruttiva. Sono polizze da investimento che non richiedono controfirma del beneficiario. Per quella con scadenza l'importo può essere ritirato solo dall'investitore; il beneficiario prende i soldi solo in caso di morte.
Romeo ha messo causali fantasiose - come 'figlia', che non ha - sulle polizze, diverse oltre alle 2 per Raggi. In una di quelle per Raggi la dicitura è "motivi affettivi". Ha investito 130 mila euro in polizze - soldi suoi -, 7 con Intesa-San Paolo per 90 mila euro; beneficiari altri attivisti M5S e impiegati del Comune. I militanti, sentiti dai pm, hanno negato si trattasse di un autofinanziamento.

 

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