Roma

"Polveri e diossine a livelli non pericolosi". Fiumicino, la Asl chiede più tempo per le analisi

"Sulla base dei dati trasmessi, riferiti ai primi 4 giorni di monitoraggio, le valutazioni effettuate" dall'Istituto superiore di sanità "per il PM10 e diossine non suggeriscono un significativo incremento di rischio sanitario, limitatamente al breve periodo considerato". Il comunicato della ASL Roma D fa tirare un sospiro di solievo ai lavoratori dell'aeroporto di Fiumicino impiegati nel Terminal T3, scenario di un devastante incendio lo scorso 7 maggio che mandò in fumo l'area commerciale.

Tuttavia l'azienda sanitaria chiede più tempo per le analisi dell'aria. "Per gli altri inquinanti considerati le concentrazioni riscontrate sono in linea con quelle normalmente misurate in aria urbana. In ogni caso si segnala la necessità di proseguire le attività di monitoraggio dell’aria indoor, al fine di valutare il trend dei livelli di concentrazione ambientali degli inquinanti considerati."
Pianificata l’attività di monitoraggio di qualità dell’aria indoor e outdoor che verrà attivata nella prossima settimana, ad integrazione della attività già in essere da parte di Asl Roma D e Arpa Lazio. Il monitoraggio effettuato insieme all’Iss verrà esteso anche ad altri inquinanti e ad altre aree potenzialmente interessate dall’evento 'incendio'.

"Nell’attesa di acquisire ulteriori risultanze analitiche, si suggerisce nel frattempo di adottare, in via precauzionale, tutte le misure di protezione per la salute pubblica, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente, con particolare riferimento ai lavoratori esposti secondo la L 81/2008".