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Roma
Pomezia come la terra del fuoco. Dopo il rogo raggi x a ortaggi e foraggio

di Luca Lotti

 


Sotto osservazione ortaggi e foraggio coltivati nell’area intorno all’impianto di Pomezia teatro del mega incendio di plastiche e amianto dello scorso giovedì.

 

Da sabato l’Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana, che già venerdì ha convocato un incontro di raccordo operativo tra la direzione dell’Istituto, i dirigenti dell’ASL e la regione Lazio, per concordare, ognuno per quanto di competenza, le necessarie azioni comuni, sta  eseguendo un  programma di monitoraggio degli ortaggi a foglia larga e foraggio partendo dalle  aree più vicine al luogo dell’impianto deposito di recupero di carta e plastica in cui si è sviluppato il fuoco.

La raccolta dei campioni
I controlli sono effettuati da tecnici della Asl Rm 6 (Castelli) e prevedono la raccolta di campionamenti georeferenziati che saranno conferiti al laboratorio chimico dell’IZS Lazio e Toscana di Roma per gli esami. Il piano di campionamento continuerà fino a domani martedi 9 maggio, e poi sarà rimodulato in base alle ulteriori informazioni di Arpa Lazio “con l’estensione alle matrici di origine animale (latte, prodotti dell’alveare, carni, uova) anche sulla base delle mappe degli allevamenti e delle attività produttive” già acquisite dalle strutture dell’Istituto”.

Le prescrizioni
In attesa di acquisire le necessarie informazioni circa l’areale di ricaduta della nube determinata dall’incendio, è stato allertato il laboratorio di chimica analitica dell’istituto in grado di ricevere ed analizzare matrici di vegetali destinati al consumo umano e alla alimentazione animale, nonché derivati dalle produzioni animali. Il direttore generale dell’Istituto , Ugo Della Marta, ha comunicato che “sono già in corso di elaborazione le puntuali anagrafiche degli allevamenti di tutte le specie zootecniche per effettuare, a supporto delle attività del Dipartimento della Prevenzione della Azienda USL RM 6, le necessarie operazioni di monitoraggio. Le anagrafiche saranno disponibili non appena si avrà chiara la estensione dell’area interessata. Abbiamo concordato e definito le prime misure di prevenzione in ambito di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria – ha concluso Della Marta – ed il tavolo costituito per affrontare l’emergenza si riunirà di nuovo in giornata”.
Sulla base delle prime valutazioni e dei contatti avuti con ARPA Lazio, l’Isituto zooprofilattico ha emanato una serie di indicazioni operative immediate alle amministrazioni comunali del territorio affinché informino la cittadinanza affinché  i prodotti ortofrutticoli, sia autoprodotti che  acquistati presso i mercati locali siano abbondantemente lavati con acqua corrente;  dare raccomandazioni agli allevatori finalizzate a mantenere al chiuso gli animali da reddito, evitando, per quanto possibile, il pascolo; dare disposizioni per il controllo della movimentazione degli animali da reddito, condizionandola al parere favorevole del servizio veterinario della ASL Roma 6, fino ad una definizione più accurata della perimetrazione dell’area interessata; raccomandare altresì, per quanto possibile, ai proprietari degli animali d’affezione di usare prudenza nella esposizione degli animali nelle aree interessate dal fenomeno.

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