Pomezia, crolla la giunta M5S. Grillo abbandona Fucci, sindaco incorruttibile

Cade la giunta M5S a Pomezia, la prima amministrazione pentastellata ad essersi aggiudicata la guida di una città del Lazio.

Il sindaco Fabio Fucci, per anni considerato l'esempio perfetto da imitare ed esportare negli altri comuni italiani fino alla conquista degli scranni di Parlamento e Senato, oggi è nemico numero uno di Grillo & Co.
Dalle stelle - cinque, del movimento con cui è entrato in politica - alle stalle. Il crollo di popolarità di Fucci è stato immediato e catastrofico. Ma si sa che l'ira di “papà” Grillo non risparmia proprio nessuno. E anche un pupillo, soprattutto se ha già completato il giro di boa dei due mandati politici (il massimo consentito ad un “cittadino eletto”) non fa eccezione. Eppure quando è scoppiato il caso Mafia Capitale, l'incorruttibilità di Fucci, emersa da un'intercettazione di Salvatore Buzzi, era stata motivo di vanto per i grillini di tutta Italia.

Ma proprio i due mandati sono al centro della contesa: Fucci sta terminando i suoi cinque anni come sindaco di Pomezia, essendo stato eletto il 10 giugno 2013, e in precedenza è stato consigliere d'opposizione del governo di centrosinistra. Ora il primo cittadino ha annunciato che si vuole ricandidare e dato che non lo può fare con la bandiera a 5 Stelle, ha fondato una sua lista civica.
Per presentarla, Fucci ha ripercorso con un video in conferenza stampa tutti i successi ottenuti durante il suo primo mandato e ha sottolineato come sia dovere di un buon amministratore continuare il lavoro iniziato.
“I Consiglieri comunali di Pomezia – ha dichiarato il sindaco - si dimettono e termina così anticipatamente questa consiliatura. Un gesto irresponsabile da parte dei Consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle. Chiudere anticipatamente un’esperienza di governo che si è dimostrata virtuosa significa mettere le beghe di partito davanti alla crescita di Pomezia e al benessere dei cittadini”, ha dichiarato commentando la caduta della maggioranza al consiglio comunale a causa della sua nuova candidatura.

“Avevamo un accordo chiaro e trasparente con i Consiglieri di maggioranza, dovevamo portare a termine i punti condivisi del programma elettorale e chiudere in maniera naturale l’Amministrazione a maggio, tutelando i risultati raggiunti in questi anni e garantendo una gestione amministrativa senza interruzioni, per evitare il rischio di bloccare il Comune fino alle elezioni. Prendo invece atto di un gioco politico elettorale che con l’unico obiettivo di colpire me, fa un danno alla nostra Città. Affronto a testa alta – conclude il primo cittadino - questa nuova fase politica che ci porterà alle prossime elezioni amministrative, forte degli ottimi risultati raggiunti in questi anni”.

La lista civica Essere Pomezia, nasce così dalle ceneri del primo mandato di Fucci e sembra un clone del M5S degli albori. O almeno ci si avvicina l'appello fatto dal candidato sindaco per ottenere la collaborazione di cittadini e militanti: “Rivolgo il mio appello a tutti quei cittadini provenienti dal campo riformista che in passato si sono impegnati in politica con onestà, impegno, passione. Rivolgo il mio appello a tutti coloro che hanno cercato e vogliono tutt’ora cambiare in meglio la nostra città e che oggi si sentono delusi dalla vecchia politica e che per questo motivo si sono defilati. Rivolgo il mio appello a coloro che hanno rifiutato le logiche di potere dei soliti noti. Invito tutte queste persone a valutare l’opportunità di costruire insieme un progetto comune per continuare sulla strada del cambiamento e per sconfiggere chi vuole far piombare la città nel suo difficile passato”.