Ponte della Magliana, il Comune ci ripensa: il restringimento è stato un flop
I Comune di Roma prende la palla al balzo della chiusura del ponte della Scafa e inventa una scusa per demolire un progetto nato male
Ponte della Magliana, dietrofront del Comune sulla folle sperimentazione del restringimento di carreggiata con le barriere di plastica.
Ufficialmente doveva essere la “madre di tutte le soluzioni” per ovviare alla sovrapposizione dei flussi di traffico ma sopraffatto dall'evidente inutilità dell'intervento, il Comune ha preso la palla al balzo della chiusura del ponte della Scafa e ha inventato una scusa per demolire un progetto nato male.
Così il Campidoglio ha superato ogni fantasia, spiegando con una nota ufficiale che “In seguito alle difficoltà legate alla chiusura del ponte della Scafa, che collega Ostia a Fiumicino, l’amministrazione capitolina sta predisponendo la sospensione della sperimentazione del restringimento sul viadotto della Magliana, carreggiata A91 in direzione Roma sulle rampe di accesso di via della Magliana e via Isacco Newton. Obiettivo è limitare i disagi ai pendolari, accorciando i tempi di percorrenza. A breve inizieranno i lavori di rimozione dei new jersey, in modo da concludere le operazioni nei prossimi giorni".
E dire che la sperimentazione della fluidificazione del traffico mediante “canalizzazione” doveva avere una durata sperimentale sino al 9 ottobre prossimo per poi diventare definitiva. Travolto dai Comitati di zona e dal caos, il Comune ha fatto dietrofront. Meglio tardi che mai.
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