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Roma
Ponza, degrado e tasse record: turisti in fuga. “Tutta colpa del Comune”

di Massimiliano Martinelli

 

Ponza tra abbandono, degrado e “tasse” record. Turisti in fuga dall'isola: nel 2017 sono stati 10mila i visitatori in meno rispetto all'anno precedente. L'ex sindaco Vigorelli guida la rivolta: “Il Comune è nella confusione più totale”.

 

Il duro atto di accusa arriva da quattro consiglieri di minoranza che, nel corso del bilancio consuntivo 2017, tracciano un resoconto sullo stato di salute del Comune dipingendo un quadro complessivo più che negativo. Una vera e propria denuncia guidata dall'ex sindaco Piero Vigorelli contro l'Amministrazione Ferraiuolo, reduce da un primo anno di governo più volte definito fallimentare: “Dico che è fallimentare perché vedo come avete ridotto Ponza – sottolinea Vigorelli - con la vostra furia iconoclasta di distruggere tutto quello che avevamo faticosamente costruito in cinque anni, con la vostra accidia, con il ritorno del fai-da-te in ogni settore, con l’assenza di legalità, con l’assenza di un controllo del territorio, con la tolleranza verso chi si sveglia la mattina e decide di fare il cavolo che gli pare, ben sapendo che l’amministrazione, vedendolo, gli avrebbe rivolto le spalle e avrebbe trotterellato altrove”.

Al centro delle critiche dell'opposizione la fuga dei turisti, principale fonte di sostegno dell'economia di Ponza. I dati relativi alla “tassa di sbarco” rivelano infatti come nel 2017 il Comune abbia ospitato 160mila turisti, per un incasso equivalente a 401mila euro. Quasi 10mila in meno rispetto a quelli del 2016 (168mila), a fronte di un aumento della tariffa: da 1,50 euro a 2,50 euro. Un dato direttamente collegato ai servizi e al decoro dell'isola, che però, paradossalmente, sembrano andare verso un netto peggioramento. “Quest'anno Ponza è uno schifo – prosegue Vigorelli - È un immondezzaio a cielo aperto, le spiagge sono sporche, i sentieri sono impraticabili per le erbacce”. La preoccupazione maggiore riguarda ovviamente la stagione turistica, iniziata ufficialmente il primo maggio ma già potenzialmente compromessa: “Siamo ormai nella seconda metà del mese e le strade non sono state imbiancate, buona parte dei negozi sono ancora chiusi, la banchina è ancora rotta, la Cooperativa non fa il servizio navetta con il Frontone, Cala Fonte è chiusa, i parcheggi sono selvaggi, c’è sciatteria ovunque”. “Amici cari – affonda ancora l'ex sindaco - se si vuole un turismo di qualità, Ponza deve dare qualità”.

Tre le maggiori criticità denunciate fanno rumore, inoltre, la mancanza cronica di acqua dell'isola, la “svendita”, da parte dell'amministrazione, dell'isola di Zannone al parco del Circeo e la bocciatura del porto turistico di Cala dell'Acqua. Grandi opere, opportunità commerciali e servizi essenziali mai portati a termine secondo l'opposizione. Accuse e numeri portati nero su bianco dai quattro consiglieri davanti al Comune verso il quale, annunciano, “termina la fase della mano tesa e del buonismo”. Una bocciatura su tutta la linea che ha il sapore di dichiarazione di guerra, sancita dalla volontà di votare contro il bilancio consultivo del 2017: “Voi non avete un progetto e voi state distruggendo il futuro di Ponza e dei Ponzesi – conclude amaro l'ex sindaco Vigorelli - Per questi motivi, con una convinzione che è pari alla nostra amarezza, voteremo contro il vostro fallimentare bilancio politico espresso dal vostro bilancio consuntivo del 2017”.

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