Roma
Porta Santa al Divino Amore il 6 gennaio. Ma Francesco “delega” il vicario Vallini
La prossima Porta Santa che sarà spalancata sarà quella della Torre del Primo Miracolo del Santuario più caro ai romani, quello del Divino Amore, il 6 gennaio, giorno del'Epifania, alle 10.30. Ma non sarà Papa Francesco a compiere il gesto giubilare: al suo posto ci sarà il cardinale vicario Agostino Vallini. Già per la Porta della Basilica di San Paolo fuori le Mura, lo scorso 13 dicembre, Bergoglio aveva delegato il cardinale James Michael Harvey.
Il primo giorno dell'anno Francesco lo ha dedicato alla Basilica di Santa Maria Maggiore, la basilica mariana per eccellenza, particolarmente amata da Bergoglio che andava a venerare la Madonna, tramite l’icona bizantina di Maria “Salus Populi Romani”, ancor prima di salire sul soglio pontificio.
A quasi un mese dall’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, dopo il “prologo” in Africa con la Porta Santa di Bangui, dopo l’apertura della Porta Santa a San Giovanni in Laterano e a due settimane dalla tappa della Porta della Carità all’Ostello della Caritas alla Stazione Termini, ora anche Santa Maria Maggiore diventa méta del pellegrinaggio giubilare.
"È questa la Porta del Signore, apritemi le porte del giustizia, per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa Signore" ha detto Papa Francesco. Dopo aver sostato in preghiera sulla soglia della Porta, è entrato per primo nella basilica, seguito dai concelebranti e da alcuni rappresentanti di religiosi e laici.
L'Omelia è stata dedicata interamente a Maria "madre della Misericordia". "Il figlio di Dio fattosi carne per la nostra salvezza ci ha donato la Madre che si fa pellegrina per non lasciarci mai soli nel cammino della nostra vita, soprattutto nei momenti di incertezza e dolore”, ha spiegato Francesco durante l'omelia. Il Pontefice ha poi ricordato quanto sia importante il sentimento del perdono: "Solo chi ama veramente è in grado di giungere fino al perdono. Ai piedi della croce Maria vede suo figlio che offre tutto se stesso e chiede a Dio "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”. In quel momento Maria è diventata per tutti noi madre del perdono, è stata capace di perdonare quanti stavano uccidendo il suo figlio innocente. Maria diventa icona di come la chiesa deve estendere il perdono a quanti lo invocano".
Papà Francesco ha poi sottolineato quanto forte sia il perdono nella vita di una cristiano: "La forza del perdono è il vero antidoto alla tristezza provocato dal rancore e alla vendetta. Il perdono apre alla gioia e alla serenità mentre il rancore e la vendetta lacerano il cuore togliendo il riposo e la pace. Spalanchiamo il nostro cuore alla gioia del perdono".