Portocaccio, precipita e muore perché la grata non c'era: l'ultima ipotesi
A Portonaccio, il cantiere non sarebbe stato segnalato dalla grata di sicurezza
Tiziana Laudani è precipitata nel vuoto ed è morta, perché la grata che avrebbe dovuto garantire la sicurezza dei passanti non era posizionata sulla via che passa sopra il cantiere abbandonato di un garage interrato, nei pressi di piazza San Giuseppe Artigiano a Portonaccio. E quindi non sarebbe caduta perché la grata ha ceduto, come si era detto inizialmente.
Secondo le indagini in corso, la trentasettenne morta dopo essere caduta nel parcheggio interrato, non si sarebbe accorta dell'assenza della griglia di protezione. La via sulla quale stava camminando al buio, in compagnia di un amico algerino, precipitato insieme a lei ma fortunatamente salvo, era una stradina pubblica, solo parzialmente transennata e nella quale la mancanza della grata non era segnalata.
Sul caso la procura di Roma ha già aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti per il reato di omicidio colposo. Essendo il luogo dell'incidente una strada pubblica, l'intenzione degli inquirenti è quella di verificare eventuali responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto occuparsi della sicurezza del luogo, e non escluso che con gli sviluppi dell'inchiesta si possa arrivare a ipotizzare anche il reato di omissione di atti d'ufficio. Intanto l'esame preliminare sul corpo della donna conferma che la morte sarebbe stata effettivamente causata dal violento impatto con il suolo.