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Roma
Post social, tanto rumore per nulla. Solo il 7% ascolta. Parola di Crespi

Parole. E post social. Un fiume di parole che però colpisce solo il sette per cento di coloro che le ascoltano. Per comunicare non basta più “dare fiato” ai propri pensieri, perché senza le espressioni del corpo e una piena consapevolezza degli strumenti il flusso di comunicazione si blocca. E gridare non serve a nulla.

 

Comunicare per vivere, per sopravvivere, per affermare sé stessi e i propri progetti e comunicare secondo regole codificate e palesi, “perché l'epoca dei dilettati è finita e bisogna mettersi a studiare”. Lo sostiene da anni Luigi Crespi, sondaggista, spin doctor ed esperto di comunicazione, ora animatore della Fabbrica dei leader, un contenitore di guru che che alla sua prima convention ha riunito in un hotel-chiesa aspiranti comunicatori quanti ne potrebbero contenere venti pullman turistici.

La squadra dei coach
Debutto in grande stile e subito La Fabbrica riaccende la sua catena di montaggio con docenti del calibro di Luca Telese, Tiziana Rocca, Luigi Di Gregorio, Helene Pacitto, Niccolo Messina, Alessandro Arrighi, Andrea Fontana, Natascia Turato, Marco Benatti, Beau Toskich e con la regia di Ambrogio Crespi, ciascuno secondo il proprio modo di trasmettere il segreto del successo da comunicatore, legato alla professione e ai risultati raggiunti.
Insomma, una specie di super master che mette in scena tutte le forme della comunicazione  partendo dalla ricerca del Mental Research Institute di Palo Alto che per primo elaborò i 5 assiomi della comunicazione, e per finire con il pianeta social, dove ciascuno pretende di essere protagonista assoluto, anche senza averne la capacità.

I segreti svelati
Oltre le regole, Luigi Crespi svela i suoi segreti: “Il primo mettere in parata la mia famiglia ed è il primo segreto di un uomo che senza non può affrontare la vita; il secondo sono gli appuntamenti col destino. Spesso ho girato dalla parte sbagliata e mi sono trovato davanti a un burrone e spesso invece di frenare ho accelerato. Di fronte alle prove o ti schianti o ti spuntano le ali. Io ringrazio la vita di avermi messo di fronte a prove durissime e non vi lamentare se la vita non vi da i colpi perché sono quelli che fanno un uomo e una donna. Poi ci sono gli incontri della vita come una canzone che io ho ascoltato (Fisiognomica di Battiato) e in quell'occasione capii che si potevano comprendere le persone e la vita attraverso segni, segnali e misure e ho iniziato a studiarle approfonditamente partendo dai falsi miti, come quello del naso grosso sinonimo di grande propensione sessuale”.

Le nuove date de La Fabrica
Partita da Roma, ora la Fabbrica dei leader si prepara ad un tour nazionale, come uno show interattivo, durante il quale gli spettatori-attori vengono bombardati sino a metabolizzare storia, esempi, tecniche e segreti di chi ha avuto successo senza alzare i decibel. Si parte per la grande kermesse nazionale di Rimini nel tempio del Cocoricò i prossimi 13 e 14 maggio, poi la Fabbrica aprirà le porte a Bari, Lugano, Cagliari e Palermo.
Chi non sale sul treno rischia di rimanere come un gorilla che affida i suo messaggi alla pantomima. E chi resta a terra è un uomo del passato.

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