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Roma
Poste e Mef in Tribunale per 15 milioni di vecchi buoni postali non pagati
Buoni postali

Poste e Ministero delle Finanze citati in giudizio da alcuni risparmiatori italiani che in passato avevano acquistato buoni fruttiferi postali che non sono stati riscossi nel tempo. Una causa da 15 milioni di euro che ora vengono richiesti.

Un caso vede coinvolte decine di persone.

Le storie

C'è chi ha ritrovato il buono postale nascosto tra le pagelle di scuola dei figli, chi facendo un trasloco, chi tra le vecchie foto di famiglia e chi li ha ereditati. Tante storie, un unico obiettivo: incassare l'importo previsto con gli interessi maturati nel tempo.

In Tribunale

Ecco allora che il 12 dicembre 2024 dovranno comparire davanti al Tribunale civile di Roma, Poste italiane e Ministero dell'Economia e delle Finanze, "imputati" di non aver rimborsato alcuni risparmiatori italiani che avevano acquistato molti anni prima buoni postali in lire e Titoli di Stato di vario importo e valore che negli anni hanno fruttato, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per un importo odierno totale complessivo di circa 15 milioni di euro. 

La difesa dei risparmiatori

Le argomentazioni giuridiche sottese alla domanda giudiziale presentata dall'Avv. Francesco Di Giovanni del Foro di Roma che si occupa, tra le altre cose, su scala nazionale del rimborso di buoni postali e Titoli di Stato in lire, sono ampiamente illustrate nel corposo atto di citazione al quale ci si richiama.  Il punto nodale e dirimente le questioni concerne il profilo della prescrizione del diritto al rimborso. L'art. 2935 del codice civile recita testualmente "la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto puo' essere fatto valere".  In tutti i casi illustrati ci troviamo difronte a ritrovamenti recenti che rappresentano il giorno di inizio decorrenza della prescrizione decennale.  Prima del ritrovamento, infatti, i risparmiatori non avevano contezza del loro diritto che, ovviamente non potevano esercitare. 

Mezzo milione di titoli in Italia

In Italia ci sono oltre mezzo milione, tra buoni postali e Titoli di Stato ancora in circolazione.  Un vero tesoro nascosto che resta nelle casse delle Poste e dello Stato italiano privando illegittimamente i piccoli risparmiatori italiani di un loro diritto garantito dalla Carta costituzionale.







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