Poteri per Roma, Zingaretti prepara la legge "truffa Raggi"
Il capogruppo del Pd Valeriani chiede di accelerare l'approvazione della legge sui poteri per Roma
Zingaretti contro Raggi: al centro della battaglia che si prepara la legge regionale di riordino degli Enti Locali che definisce rapporti tra gli Enti e soprattutto i poteri per Roma. Da Donato Robilotta, riceviamo e pubblichiamo.
di Donato Robilotta*
E’ da un po’ di tempo che in Regione si discute di varare norme per il riordino del sistema degli enti locali di secondo livello, a partire dalle questione delle province e dell’associazionismo intercomunale, e per trasferire alcune funzioni amministrative a Roma Capitale e alla Città Metropolitana.
La Regione non è mai riuscita ad approvare una legge sull’argomento, nonostante abbia presentato una serie di proposte di legge, come la 69 del 2013, la pl 138 del 2014, la pl 233 del 2015 e infine la pl 269 del 2015 di attuazione della Del Rio, che doveva rappresentare una specie di testo unico e che è stata poi rottamata e sostituita dalla pl 317 del 2016, che è attualmente in discussione presso la competente commissione consiliare. Insomma un gran confusione che denota poca chiarezza sul cosa fare in materia di decentramento amministrativo.
Dopo aver cincischiato per circa tre anni ora all’improvviso, nonostante il testo non sia stato approvato dalla commissione, il capogruppo del Pd alla Pisana, il consigliere Massimiliano Valeriani, annuncia che il “tempo è scaduto e bisogna portare subito la legge in aula”, come se la responsabilità di non aver approvato un testo fosse di altri e non della maggioranza.
Non so se il Pd della Pisana si rende conto della gravità di queste dichiarazioni, perché sarebbe un grave atto di scorrettezza istituzionale portare direttamente in aula un testo che riguarda Roma senza averlo concertato con la neo sindaco della Capitale Virginia Raggi, appena insediata. Cozzerebbe anche con le dichiarazioni fatte dal Presidente della Regione che annuncia “leale collaborazione con la giunta Raggi”.
E sarebbe leale collaborazione portare in Consiglio ed eventualmente approvare un testo che non è stato discusso con la Sindaca della Capitale? Testo tra l’altro che fu considerato insufficiente dal Prefetto Tronca, in sede di audizione in commissione consiliare appena insediato, dichiarando giustamente che la Capitale non può essere trattata come un comune qualsiasi. Sarebbe auspicabile che Zingaretti intervenisse per evitare uno scontro istituzionale con Roma, facesse sospendere l’iter della proposta di legge e convocasse immediatamente un tavolo interistituzionale con la Raggi per affrontare seriamente la questione del trasferimento di poteri che Roma Capitale aspetta da tempo".
* Già Consigliere Regionale