Roma
Povertà, è allarme rosso: iniziano a scarseggiare anche le donazioni di cibo
Le famiglie in ginocchio sono 1 milione e 960 mila e a Roma le risorse per sfamarle crollano del 33%
Il tasso di povertà assoluta colpisce soprattutto i minori, il cui numero arriva a 1,4 milioni tra bambini e ragazzi in difficoltà. L'allarme di Don Antonio Pompili dal Centro di Roma: “Non riusciamo più a sfamare tutte le famiglie”.
È quanto riportato dal XXI rapporto della Caritas Italiana, i cui numeri registrano un tasso di povertà aumentato del 7,7,% nel 2021, con 1 milione 960mila famiglie in povertà assoluta, che equivalgono a 5.571.000 persone, il 9,4% della popolazione residente. E dalla parrocchia di San Martino Papa I di San Giovanni, Don Antonio Pompili scarseggiano anche le donazioni di cibo, con un crollo del 33% delle risorse per supportare le famiglie.
I numeri del rapporto
Nel rapporto spicca il dato sulla povertà assoluta con percentuale maggiore tra i minori che rappresentano il 14,2%, equivalenti a 1,4 milioni tra bambini e ragazzi, mentre l'11,4% vede i giovani di 18 e 34 anni, l'1,1% le persone tra i 35 e i 64 anni e il 5,3% gli over 65, con il tasso di povertà assoluta tra il 2020 e il 2021 che è cresciuto maggiormente nelle famiglie composte da almeno 4 persone, quelle in età tra 35 e 55 anni, con bambini di 4-6 anni, nelle famiglie degli stranieri e in quelle con almeno un reddito da lavoro. In totale si sono raggiunte 1 milione 960mila famiglie in povertà assoluta, che equivalgono a 5.571.000 persone: il 9,4% della popolazione residente. Nel 2021, le persone aiutate dai centri di ascolto sono state 22.566, con un incremento del 7,7% rispetto al 2020.
E a Roma crollano le donazioni di cibo
"Nelle ultime settimane abbiamo constatato una diminuzione sostanziale delle donazioni in cibo al nostro sportello Caritas: almeno del 33% rispetto agli scorsi mesi – apre lanciando l'allarme Don Antonio Pompili -. Questo è un ammanco molto importante per le persone che sosteniamo, che sono decine e decine, poichè in diversi casi non abbiamo potuto dare da mangiare ai nostri fratelli. Spesso sono famiglie, ma anche persone sole che fanno fatica ad arrivare a fine mese, quelli che la Caritas definisce 'equilibristi' ". La situazione politica internazionale e la crisi economica spaventano le persone, - continua il parroco - ma è proprio nella difficoltà che ci si deve aiutare vicendevolmente con più vigore. Il bene verso gli altri è collegato con noi stessi e verso tutta la società. È proprio questo è il momento di dare di più a chi ha meno, quasi niente o addirittura niente.”
L'appello ad agire, “Tutti diano un contributo”
“Dunque chiediamo a chiunque voglia, di sostenere queste persone fragili. Potete consegnarci generi alimentari non deperibili come pasta, pomodoro in barattoli o in scatola, tonno, carne in scatola, olio presso i nostri uffici parrocchiali in via Veio 37, - raggiungibile alla fermata della Metro A San Giovanni -. Nel nostro piccolo, - conlcude - ogni mese sosteniamo la spesa solidale, che è solitamente sostenuta in primis con molta generosità dai nostri parrochiani. I volontari dello sportello Caritas poi distribuiscono i pacchi alimentari assortiti alle persone in necessità supportate dalla parrocchia".