Roma
Primarie Pd a Roma: Enzo Foschi è l'unico candidato. Le consultazioni dal 26
Classe 1966, è stato nel Pci ed è nel Pd da quando è nato. È stato consigliere municipale, comunale e regionale
Esaurite le primarie nazionali e quelle regionali, ora tocca alle primarie del Pd a Roma: le consultazioni presso i circoli si terranno tra il 26 giugno e il 9 luglio. L'esito è più scontato: c'è un solo candidato, Enzo Foschi.
Infatti alla scadenza del termine per la presentazione delle firme a sostegno della candidatura è rimasta solo la sua candidatura. Ritirate le altre candidature possibili di cui si era parlato: dal presidente del Municipio IV Massimiliano Umberti al Presidente del Municipio XV Daniele Torquati, passando per i consiglieri dell'Assemblea Capitolina Giovanni Zannola e Nella Converti. Foschi aveva già il sostegno di quasi tutte le anime del Pd romano, dai zingarettinai all'AreaDem, dagli orfiniani ai manciniani e all'area vicina al sindaco Gualtieri.
Chi è Enzo Foschi
Classe 1966, ha militato nel Pci, poi nel Pds e nei Ds. È stato membro del Partito Democratico fin dalla sua fondazione. Nel 1989 è stato eletto consigliere della Circoscrizione che corrisponde all'odierno Municipio VIII. Nel 1993 viene eletto consigliere comunale a Roma, durante le amministrazioni Rutelli e Veltroni. Nel 2005 viene eletto invece consigliere regionale, diventando vicepresidente della Commissione Sport, Cultura e Spettacolo. Nel 2015 diventa capo della segreteria politica del sindaco di Roma Ignazio Marino. Fino alle primarie regionali di domenica scorsa era anche vicesegretario regionale del Pd.
Sul suo profilo Facebook ha commentato così la sua candidatura: “Una strada da percorrere tutti e tutte insieme”.
Angelucci: “Un errore per la nostra comunità”
Il consigliere Mariano Angelucci, reduce dalla sconfitta contro Leodori alle primarie regionali commenta così la candidatura di Foschi: “Un grande in bocca al lupo a Enzo Foschi - dice - persona di cui ho stima. Peccato che non abbia di fronte nessun competitor. Dispiace dover affrontare un Congresso senza poterci confrontare con due candidature. Credo che non avere più candidati, ma uno con tre liste, in cui contarsi sia un grande errore per la nostra comunità. Per questo motivo parteciperò ai dibattiti ma io personalmente non voterò nessuna lista”.