Roma

Primo Maggio, l'Aci risponde da Tirana. Licenziati in 40. Il video-appello online

Non sarà un primo maggio di festa per quaranta lavoratori dell’azienda Omnibus del gruppo Worksys, appaltatrice di ACI Global per l’assistenza agli automobilisti in difficoltà, che passeranno la giornata della festa del lavoro aspettando le lettere di licenziamento. Aciglobal ha infatti delocalizzato il call center in Slovenia e Albania, e per ironia della sorte il primo maggio sarà il loro primo giorno da disoccupati.

Quaranta famiglie senza stipendio e che hanno deciso di raccontare le loro storie online con un video pubblicato su youtube. Un mosaico di storie che vanno a comporre il dramma di chi da maggio un lavoro non lo avrà più. Alcuni laureati e con un master nel curriculum alla ricerca di una indipendenza, chi con un mutuo da pagare, chi con una famiglia da mantenere: così è per Michelangelo, 40 anni, laureato che stringendo suo figlio di 9 mesi in braccio racconta alla Rete dei suoi sogni nel cassetto che resteranno a prendere la polvere. Rosario ha 34 anni, una compagna, un affitto e il dentista da pagare. Francesca ha 45 anni e per l'ennesima volta si ritrova disoccupata ma dopo una separazione ha 3 figli da mantenere. La prende con ironia Maurizio, 41 anni, lo stipendio di aprile in forse e il licenziamento sicuro a maggio: “Per il resto tutto bene”.
Claudia ha 31 anni, una lavoratrice italiana che costa troppo per l'azienda. Piertullio ha 40 anni, una moglie e una figlia: “A tre anni avrebbe tutto il diritto di una vita serena, ma il papà a maggio sarà licenziato”. Federica ha 34 anni, un bimbo di un anno e mezzo da crescere, bollette da pagare e la notte non riesce più a dormire perchè non sa come arrivare a fine mese. Valerio ha 35 anni e una laurea, vive in affitto con i suoi due cani e una ragazza con cui stava progettando di avere un bambino, ma ora dovrà aspettare.

Antonella è una over 50 e si appresta ad entrare nella categoria degli invisibili per l'assenza di opportunità e una pensione troppo lontana. Il mutuo è una spada di damocle per Simone 33 anni e una bimba in arrivo, così per Fabiana, 37 anni madre di una bambina di 7, e per Francesco che di anni ne ha 38 e si trova senza lavoro con una famiglia da mantenere. Roberta si appresta a festeggiare il suo quarantesimo compleanno con l'incertezza di trovarsi senza lavoro. Antonella suo malgrado dovrà tornare a fare la “bambocciona” a casa di mamma e papà. Emanuela a 28 anni si vede ancora senza la possibilità di crearsi un futuro.