Roma

Processo d'appello ai Casamonica, la Procura: “Confermare le pene per il clan”

Nel processo d'Appello il procuratore generale e i piemme chiedono 30 anni per Domenico, 20 anni e 6 mesi per Giuseppe e 25 anni e 9 mesi per Salvatore

La Procura Generale di Roma ha chiesto nel processo d'appello la conferma delle condanne di primo grado nei confronti del clan Casamonica. I giudici di primo grado avevano disposto condanne per circa 400 anni di carcere. A 30 anni era stato condannato Domenico Casamonica, 20 anni e 6 mesi per Giuseppe Casamonica e 25 anni e 9 mesi per Salvatore Casamonica.

Il sostituto procuratore generale Francesco Mollace, con i pm Giovanni Musarò e Stefano Luciani applicati nel procedimento, in aula ha ribadito le accuse per il clan, che vanno dall'associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga, all'estorsione, l'usura alla detenzione illegale di armi, e ha chiesto l’accoglimento dell’appello proposto dai pm sulle assoluzioni relative ad alcuni capi di imputazione.

Mollace: "Da anni a braccetto con la Banda della Magliana"

“L’indagine della procura di Roma ha posto fine allo strapotere dei Casamonica. Un clan da anni a braccetto con Banda della Magliana e poteri forti della capitale.”, ha detto Mollace nel suo intervento. Un clan, ha sottolineato il pm Musarò, “con una forza di intimidazione impressionante. La galassia Casamonica è quella peculiare struttura dell’organizzazione che porta i diversi gruppi ad unirsi quando c’è ‘bisogno’”.