Roma

Processo Cerroni, nuova battaglia sul maresciallo Lelli

E' testa a testa tra il pubblico ministero Alberto Galanti e l'avvocato Luigi Panella, difensore dell'ex funzionario regionale Raniero De Filippis, uno degli indagati del maxi processo sui rifiuti. La deposizione del maresciallo dei carabinieri del Nucleo Tutela Ambiente, Massimo Lelli, di nuovo sul banco del testimoni, diventa terreno di uno “scontro” formale tra pm e difesa sulla conduzione dell'esame. La testimonianza di carattere tecnico dell'ufficiale di polizia giudiziaria diviene un modo per trasferire nel fascicolo una serie di commenti e chiavi di lettura dei fatti secondo l'avvocato Panella che, come una “goccia cinese”, sottolinea e puntualizza quella che a suo giudizio è una modalità non corretta. Tanto da far “sbottare” il dottor Galanti che, ad un certo punto, protesta formalmente e definisce la situazione esasperante.
Al centro della querelle l'excursus, da parte del maresciallo Lelli, delle operazioni investigative confluite nell'informativa del 27 dicembre 2010: un fascicolo da 1.200 pagine con centinaia di telefonate e conversazioni intercettate.
Una deposizione che mira a tracciare il quadro in cui si iscrive il terzo dei cinque filoni di cui è composta l'inchiesta sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio: quello che riguarda il termovalorizzatore di Albano Laziale.
Secondo l'impianto accusatorio, funzionari pubblici e politici regionali avrebbero agevolato gli interessi del “Supremo” Manlio Cerroni. In particolare, la Regione, attraverso funzionari corrotti, avrebbe messo il Consorzio Co.e.ma, nato nel 2007 dall'unione della Pontina Ambiente, con Ama e Acea, nelle condizioni di costruire un impianto di incenerimento su un terreno della stessa Pontina Ambiente e di usufruire, nell'ambito della gestione di tale impianto, dei contributi pubblici denominati “ CIP 6” erogati dallo Stato ad aziende produttrici di energia derivante da fonti rinnovabili.
Nella sua ricostruzione il maresciallo Lelli, sulla base delle intercettazioni telefoniche, ha tracciato il panorama politico e i rapporti tra politica e istituzioni, che avrebbe permesso l'approvazione da parte del consiglio regionale, del decreto commissariale di giugno 2008; un provvedimento che, per la prima volta, conteneva la citazione specifica dell'impianto di gassificazione di Albano.
L'esame dell'ufficiale di pg proseguirà anche nella prossima udienza fissata per l'11 novembre.